parafarmacia«La Regione Puglia consenta alle parafarmacie autorizzate a fornire il servizio Cup la possibilità di rilasciare le attestazioni di regolarità vaccinale necessarie per l’iscrizione degli alunni negli asili e nelle scuole primarie». La richiesta arriva dal deputato Ludovico Vico, che in una lettera aperta pubblicata dal Corriere di Taranto si rivolge direttamente al presidente regionale Michele Emiliano e all’assessore alla Sanità della sua giunta, chiedendo di estendere la possibilità al fine di «ampliare l’offerta all’utenza». Il parlamentare esordisce ponendo alcune domande: «Che differenza c’è fra un farmacista che lavora in una farmacia ed uno che lavora in un parafarmacia? Non sono entrambi farmacisti, laureati ed iscritti all’albo? Ed ancora: che differenza c’è fra una farmacia e una parafarmacia, entrambe abilitate ed autorizzate a fornire il servizio Cup? A mio parere non ce ne dovrebbero essere, se non per il fatto che le farmacie sono protette da “poteri forti”, mentre le parafarmacie sono trattate, di conseguenza, come “figlie di un Dio minore”». Vico sottolinea che «in merito alle attestazioni di regolarità vaccinale (legge n. 119 del 31 luglio 2017), nell’accordo sottoscritto dalla Regione Puglia con Federfarma, Assofarma e le Asl pugliesi, il rilascio di tale certificato è consentito in maniera esclusiva alle farmacie e non anche alle parafarmacie. Ma prima che tale accordo venisse sottoscritto, la stessa Als di Taranto aveva diffuso una locandina nella quale veniva spiegato che l’attestazione di regolarità vaccinale sarebbe stata rilasciata gratuitamente presso tutte le farmacie e le parafarmacie abilitate al sistema di prenotazione Cup. Una volta tanto che la Asl di Taranto, in autonomia, aveva preso una decisione in favore degli utenti, la Regione ha provveduto a “richiamarla all’ordine”, cassando la possibilità per le parafarmacie abilitate di rilasciare l’attestazione e blindando in favore delle sole farmacie un servizio che sarebbe stato più equo diffondere il più possibile. Equo non solo nei confronti delle stesse parafarmacie, ma anche nei confronti degli utenti».
Secondo il deputato democratico, infatti, il rischio è proprio legati ai possibili problemi per i cittadini: «Al di là delle incongruità di trattamento fra farmacie e parafarmacie abilitate a fornire il servizio Cup, infatti, tale decisione non sta facendo altro che procurare disagi ai fruitori del servizio, che si ritrovano inspiegabilmente a dover fare file più lunghe del previsto o a recarsi nei già affollati uffici della Asl». Vico conclude spiegando di augurarsi che Emiliano «voglia presto tornare sui suoi passi, ampliando l’offerta regionale all’utenza attraverso l’autorizzazione all’erogazione del servizio anche alle parafarmacie, che come nel caso delle farmacie sono in possesso di tutti requisiti necessari».

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