tariffa nazionale dei medicinaliÈ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 250 del 25 ottobre 2017 l’aggiornamento della tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali, frutto del lavoro effettuato da un tavolo organizzato dal ministero della Salute, al quale hanno partecipato numerosi rappresentanti dei farmacisti. «Visto l’art. 125 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e successive modificazioni – ha fatto sapere il ministero – e, in particolare, il comma 1 che prevede che almeno ogni due anni, in aderenza alle fluttuazioni dei costi di produzione, a cura del ministero della Sanità, è stabilita e pubblicata la tariffa di vendita dei medicinali, sentito il parere della Federazione degli ordini dei farmacisti», nonché «considerata la retribuzione lorda del costo/lavoro del farmacista di farmacia, primo livello, risultante dalle retribuzioni stabilite dai contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale laureato dipendente, primo livello, delle farmacie aperte al pubblico pari ad € 0,425 al minuto», è «approvata la tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali». Al decreto sono allegati due documenti. Il primo è rappresentato dalla stessa “Tabella dei prezzi delle sostanze”, che riporta queste ultime in ordine alfabetico, da Acido acetilsalicilico fino a Zucchero, indicando per ciascuna il prezzo al grammo. Il secondo allegato è relativo alla “Tabella dei costi di preparazione”: dalle preparazioni liquide alle emulsioni; dall’abbigliamento idoneo alla preparazione e dispositivi di protezione individuale, alle triturazioni e diluizioni omeopatiche. La richiesta di adeguare la tariffa da parte dei farmacisti era arrivata nello scorso mese di giugno, dopo che il ministero della Salute aveva inserito in tariffa una sostanza, la cannabis infiorescenze, fissandone il prezzo a 9 euro al grammo, ma senza aggiornare i prezzi del resto della tabella. Ciò sebbene quest’ultima non venisse rivista ormai da oltre venti anni. Inoltre, il valore imposto alla cannabis era stato considerato da molti farmacisti non sufficiente a garantire la realizzazione delle preparazioni magistrali, senza finire per effettuare il lavoro “sottocosto”. Ora il provvedimento ministeriale ha mantenuto il prezzo al grammo a 9 euro, ma ha tenuto conto del lavoro dei farmacisti, introducendo un nuovo metodo di determinazione dei prezzi. Sono prese in considerazione e remunerate, ad esempio, le “operazioni tecnologiche” quali pesata, misura volumetrica, dissoluzione, diluizione, miscelazione, ripartizione, riscaldamento, sterilizzazione, filtrazione, triturazione, polverizzazione, setacciatura, test analitici, misura del pH.

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