studi di settore farmacieIl dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia ha pubblicato le statistiche relative agli studi di settore, alle dichiarazioni delle persone fisiche in base al reddito prevalente, alle dichiarazioni Iva e ad altri dati trasmessi dai contribuenti nel 2016, relativi al periodo d’imposta 2015. Tra questi sono presenti anche i dati che riguardano il mondo delle farmacie. Il ministero ha in particolare indicato che il numero totale di contribuenti risulta pari a 15.336: per loro, i cui ricavi medi dichiarati ammontano a poco più di 1 milione e 189 mila euro, mentre il reddito medio d’impresa è stato di 116.400 euro nell’anno di riferimento. Come per le altre categorie oggetto di studi di settore, i dati sono stati quindi suddivisi tra “Persone fisiche con ricavi o compensi dichiarati superiori a 30.000 euro, società ed enti” e “Persone fisiche con ricavi o compensi inferiori a 30.000 euro”. Del primo gruppo fanno parte 15.319 farmacie, ovvero la quasi totalità.
Particolarmente alto è il numero di farmacie ritenute congrue: ben 14.116. Per loro, i ricavi medi dichiarati per il 2015 sono stati pari a poco più di 1,2 milioni di euro, mentre il reddito medio d’impresa si è situato a quota 122.200 euro. Solamente in 1.203 casi, invece, non è stata indicata la congruità: si tratta di farmacie che hanno dichiarato in media ricavi per poco più di 1,44 milioni di euro e un reddito medio d’impresa pari a 48.400 euro. Ciò significa, in ogni caso, che le cifre di una quota particolarmente alta delle farmacie, pari al 92,14% del totale, è stata giudicata congrua secondo i parametri del ministero. La quota di coloro che non rientrano nelle tabelle è ridotta dunque solamente al 7,86% del totale. In termini di ricavi medi dichiarati (tra coloro che sono stati considerati congrui), le farmacie si collocano al decimo posto tra tutte le categorie: al primo posto figura invece il settore del commercio all’ingrosso di combustibili, con 1,464 milioni di euro annui. Per quanto riguarda il reddito medio d’impresa, invece, le farmacie balzano al terzo posto della graduatoria, con 122.200 euro, dietro agli studi notarili (che superano i 281.000 euro) e alla fabbricazione di prodotti chimici (oltre 128.000 euro).

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