studi-di-settore-farmacia-imgNell’eterno dilemma/conflitto farmacista/commercialista e utile/magazzino… mi ritrovo nelle varie simulazioni ad essere non coerente nel ricarico, avendo “solo” 1,31 di coefficiente. E’ possibile alzare un po’ il magazzino …. fino alla coerenza? Nel caso lo lasciassi invece cosi, quindi non coerente, a cosa posso andare incontro? Gli altri parametri sono tutti congrui e coerenti…..

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Il titolare di farmacia che ha formulato il quesito sembra abbastanza addentro ai tanti meandri degli studi di settore, come del resto è dato vedere sempre più di frequente. Sarebbe però naturalmente preferibile che la nostra farmacia consolidasse una situazione di congruità, coerenza e normalità, perché questo, come peraltro è ormai noto, costituirebbe non solo uno “schermo protettivo” verso eventuali accertamenti (dal famoso “regime premiale”, per di più, anche per il 2012 le farmacie sembrano escluse), ma anche e soprattutto un bel balzo… all’indietro nelle liste di pre-selezione dei controlli fiscali.

Sono infatti vari anni che l’Agenzia delle Entrate concentra le risorse in campo – comprensibilmente, considerati i mezzi di cui dispone – dapprima sui contribuenti non congrui e successivamente, tra i congrui, su quelli che presentano situazioni di incoerenza o anormalità più o meno marcate.

Tuttavia, se la situazione di incoerenza – in particolare (come esposto nel quesito) nel ricarico, davvero “bassino”, a dir poco – è perfettamente giustificata dall’ effettivo andamento gestionale del periodo (ad esempio, per aver praticato forti sconti alla clientela nell’intento di stimolare una domanda più che sofferente per la crisi in corso), non sembra propriamente opportuno “forzare” alcunché nello studio di settore, considerato che, in sede di controllo, potrebbero derivarne conseguenze addirittura peggiori di quelle che si vorrebbe magari evitare.

(stefano civitareale)

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