Sequestri di farmaci, sanzioni e denunce a Palermo, Latina, Torino

Il nucleo dei carabinieri che opera all’interno dell’Agenzia Italiana del Farmaco, assieme ai militari del NAS di Palermo, ha effettuato un’attività ispettiva presso un negozio di vendita di prodotti e integratori alimentari della provincia di Agrigento. Al termine dell’operazione, sono state sottoposte a sequestro amministrativo centinaia di confezioni di integratori, per un valore di circa 10.000 euro. Si tratta di prodotti che erano stati messi in commercio, ha spiegato il ministero della Salute, «in assenza della preventiva notifica al dicastero e con etichetta priva delle indicazioni di legge in lingua italiana. Nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale sono state elevante sanzioni amministrative per oltre 10.000 euro». Un’attività analoga è stata condotta dai carabinieri del NAS di Latina: «A seguito di un’ispezione condotta presso una farmacia della Ciociaria, i militari hanno sequestrato decine di confezioni di farmaci privi di fustelle, alcuni ricettari e ricette a carico del Servizio Sanitario Regionale a timbro di un medico di medicina generale. L’ipotesi investigativa per cui procede il NAS è di truffa aggravata, poiché il materiale sequestrato costituirebbe prova di condotte illecite finalizzate ad ottenere indebiti rimborsi per farmaci dispensati dal Servizio Sanitario Regionale». Infine, è stato «accertato il reato di truffa aggravata per un farmacista di Torino: gli agenti hanno rinvenuto all’interno della sua farmacia una ventina di confezioni di farmaci de-fustellati destinati ad assistiti ma mai consegnati, per i quali lo stesso richiedeva alla locale ASL l’indebito rimborso. I militari, accertata la responsabilità, hanno denunciato il farmacista all’Autorità Giudiziaria e sequestrato le confezioni di medicinali». Di recente, come riferito ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, i militari hanno perquisito quattro farmacie e un magazzino di Napoli, scovando «centinaia di confezioni di farmaci prive di fustelle che sono stati sottoposti a sequestro».