Quale sarà il destino della mia quota sociale (ora sono al 50% in una snc) se dovessi risultare vincitore di una nuova farmacia?

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Dando naturalmente per scontato che la farmacia sociale sia “rurale sussidiata” (o “soprannumeraria”) e che Lei intenda partecipare, come sembrerebbe, individualmente, e quindi non “per la gestione associata”, il rilascio a Suo nome della titolarità di una farmacia assegnataLe per concorso dovrà essere ineludibilmente preceduto dalla cessione della quota sociale posseduta in questo momento, perché lo impone tuttora l’art. 8 della l. 362/91.

La cessione potrà comunque essere operata sia a titolo oneroso che gratuito, e anche con patti di retrocessione o simili con l’altro socio, con cui potrebbero quindi essere definite specifiche intese funzionali, poniamo, alla ricostituzione tra voi dell’odierna società di persone (pur se medio tempore l’altro socio dovrebbe evidentemente ripristinare in uno dei tanti modi possibili la pluralità dei soci) e/o alla formazione di una seconda società avente ad oggetto la farmacia ipoteticamente da Lei vinta e/o al conferimento di questa nella società attualmente partecipata.

Le soluzioni giuridicamente soddisfacenti, tutte peraltro realizzabili soltanto dopo il decorso di tre anni dal conseguimento della farmacia per concorso, possono insomma essere le più varie, senza che sia ravvisabile alcun impedimento neppure nella inopinata quanto fantasiosissima nota ministeriale che ormai tutti conoscono, i cui destinatari sono infatti soltanto – ahi loro! – i concorrenti “per la gestione associata”.

Ma se è proprio quest’ultima, invece, la forma di partecipazione da Lei prescelta, i nostri convincimenti sono lontani mille miglia da quella nota (v. Sediva news del 30/11/2012: “L’inquietante nota ministeriale sul concorso straordinario”), anche se non possiamo certo nasconderci che, ove il parere ministeriale non venga presto sostanzialmente “ritirato”, il suo peso – dato che perlopiù le Regioni verosimilmente finiranno per conformarvisi – potrà nei fatti renderLe la vita difficile, costringendoLa a difendere in sede giurisdizionale la conservazione della quota sociale oggi da Lei posseduta come pure le eventuali altre soluzioni negoziali cui si è accennato.

Come si vede, dunque, questo spauracchio può purtroppo di per sé cambiare in corsa le scelte dei concorrenti in forma associata, ed è qui evidentemente il disastro che sta portando con sé l’improvvido intervento del Ministero della Salute.

Gustavo Bacigalupo

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