saniarpL’Asl di Caserta ha recentemente messo a punto una nuova procedura per la distribuzione dell’ossigeno liquido terapeutico nelle farmacie della provincia; un sistema che attraverso il portale regionale Saniarp, realizzato grazie all’iniziativa dell’azienda sanitaria stessa, consente una semplificazione delle operazioni e un maggior controllo del processo. FarmaciaVirtuale ha intervistato il dirigente del servizio controllo di gestione dell’Asl casertana, Michele Tari, per capire meglio un modus operandi che potrebbe fare da “buona pratica” anche per altre realtà.

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Come si concretizza il concetto di efficienza e di efficacia con la nuova procedura relativa alla distribuzione dell’ossigeno liquido nelle farmacie casertane?

Il principio si basa sulla facilità di erogazione dell’ossigeno da parte di farmacie e distributori. Una volta che il paziente ha avuto l’autorizzazione, il distretto inserisce il piano terapeutico nel sistema e il paziente può anche non disporne quando va dal medico curante, perché quest’ultimo può visualizzarlo collegandosi al sistema stesso. Il paziente, munito di ricetta e tessera sanitaria, si reca in farmacia, che deve solo leggere la ricetta con la penna ottica; il sistema genera automaticamente una mail con un link che viene inviata alla ditta autorizzata, la quale deve semplicemente cliccare sul link. Quando la ditta consegna a domicilio l’ossigeno, registra sul portale la data della consegna e la scansione della bolla firmata dal paziente. In questo modo si elimina la documentazione cartacea e rimane agli atti tutto il processo, tracciabile e visionabile da tutti gli attori in qualsiasi momento.

In qualità di responsabile del controllo di gestione di una delle Asl tra le più efficienti d’Italia, quali sono le principali priorità della vostra organizzazione, ridurre i costi o offrire servizi sostenibili alle farmacie e quindi ai pazienti?

L’obiettivo è ridurre la spesa, ma senza limitare l’erogazione, senza tagli lineari. Ridurre sprechi e inappropriatezze; ecco perché abbiamo attivato una serie di procedure per diverse terapie con percorsi controllati. Abbiamo anche attivato dei “percorsi diagnostico-terapeutici condivisi”, che partono dall’analisi dei dati prescrittivi relativi a una certa patologia e si basano sull’organizzazione di incontri con i medici coinvolti nelle patologie in questione, nel corso dei quali si concorda il percorso prescrittivo più idoneo, che deve essere poi adottato da tutti. Il sistema, essendo informatizzato, permette di controllare, e autocontrollare, il rispetto della terapia da parte dei medici.

Quali sono le principali difficoltà incontrate per raggiungere i vostri obiettivi di efficienza ed efficacia nella lotta agli sprechi?

Per ridurre gli sprechi abbiamo informatizzato il sistema per gli specialisti, sollecitando un decreto regionale affinché lo specialista faccia una prescrizione informatizzata con l’obbligo di indicazione del nome del principio e non del medicinale, e abbiamo incontrato una certa ritrosia da parte dei medici. Un altro problema con cui ci scontriamo è che il sistema non è nazionale, e se il prescrittore non è della provincia di Caserta il percorso non è controllabile. Inoltre, in provincia, per l’ossigeno così come per altri processi, abbiamo cercato di mettere il farmacista al centro dell’attenzione in un’ottica di miglioramento dell’efficienza del sistema, ma a livello regionale non si è compresa l’importanza del ruolo.

Il modello Saniarp può essere standardizzato e applicato in altre parti d’Italia, generando vantaggio per le casse dello Stato? Quali aspetti sarebbero estendibili?

Saniarp è un sistema che può essere utilizzato gratuitamente anche da altre Regioni, salvo costi di formazione e implementazione. Bisognerebbe analizzare quali processi in specifico sono attivati in ogni Regione, ma il “segreto” di base è arrivare alla tracciabilità di tutto, e questo è un obiettivo assolutamente estendibile.

In che modo vengono reinvestiti i risparmi ottenuti con il miglioramento di efficacia ed efficienza? È ancora troppo presto per parlare di remunerare adeguatamente servizi come il Cup o l’autoanalisi di prima istanza garantiti dalle farmacie?

Una quota dei risparmi da maggio 2012 la reinvestiamo erogando un bonus per alimenti in favore dei pazienti che hanno diagnosi di insufficienza predialitica renale. Per i farmacisti della provincia di Caserta che fanno Cup e incasso ticket i ricavi vengono utilizzati come anticipi sui pagamenti. Non siamo ancora in grado di agire sulla remunerazione, anche perché abbiamo già strutture dell’Asl che erogano questi servizi. Il fatto che lo faccia anche il farmacista è utile perché aumenta le postazioni sul territorio, ma il massimo che possiamo fare è anticipare i pagamenti per le farmacie.

In che modo l’informatica ha cambiato le procedure operative e che vantaggi effettivi ha dato al rapporto tra sistema sanitario e farmacia?

L’informatizzazione ha portato alla facilitazione dei percorsi, alla possibilità di controllare le prestazioni in tempi immediati, riduzione della burocrazia, semplificazione e velocizzazione delle procedure.

Ci sono novità in cantiere?

Abbiamo introdotto la firma digitale dei referti dei laboratori pubblici e a breve ci sarà la possibilità di ritirarli in farmacia; se tutto va bene, si potrà partire per il primo giugno. Anche per le strutture private si potrà facilmente fare, ma è necessario che si dotino anch’esse della firma digitale. Il nostro obiettivo generale è quello di completare il percorso di erogazione delle prestazioni attraverso le farmacie e l’informatizzazione, in modo analogo al sistema che abbiamo utilizzato ad esempio per l’ossigeno, il diabete, la celiachia, l’insufficienza renale.

Allegati Saniarp

Saniarp, ossigeno liquido allegato 1

Saniarp, ossigeno liquido allegato 2

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