ricetta elettronicaCome ormai d’abitudine, periodicamente FarmaciaVirtuale.it offre ai lettori una panoramica sullo stato di evoluzione della ricetta elettronica, prevista nell’ambito della cosiddetta Agenda digitale adottata dal governo Monti del 2012. I dati in possesso di Promofarma Italia, società di servizi di Federfarma, aggiornati a dicembre 2015, mostrano come di consueto uno scenario piuttosto variegato passando in rassegna le Regioni. Sul podio realtà come il Veneto, con l’89% delle ricette in versione dematerializzata, la Campania con l’88%, la Sicilia, passata all’87% al pari con la Provincia autonoma di Trento. E poi il Piemonte e la Valle d’Aosta con l’82%, la Basilicata con l’80%, il Molise col 75%, l’Emilia Romagna col 74%. A scendere ci sono la Puglia, che si assesta al 65% di ricette elettroniche, la Lombardia al 63%, il Lazio al 62%, Toscana e Friuli Venezia Giulia 60%, Umbria 5
8%, Marche 55%, Abruzzo 54%, Sardegna 53%. A un certo distacco si trova la Liguria, col 36%, mentre Bolzano e la Calabria alla fine dello scorso anno erano ancora a zero, con la Provincia autonoma in partenza con i progetti e la punta dello Stivale pronta a livello tecnico, con le farmacie sulla linea del via, ma ritardi sul fronte della prescrizione.
Quindi cosa aspettarsi adesso? «Le previsioni – spiega l’amministratore delegato di Promofarma, Giovanni Petrosillo – sono sempre difficili; sulla carta si poteva raggiungere il 70-80% già entro il 2015, ci vorrebbe la sfera di cristallo… La questione è che non c’è un comportamento lineare, ci sono Regioni partite più tardi che sono già in cima alla “classifica”, come la Campania, e altre che si sono fermate. A parte difficoltà particolari, come ad esempio in Puglia, dove hanno adottato soluzioni tecniche più lente, in teoria, se c’è la collaborazione di tutti i soggetti, potenzialmente le varie realtà potrebbero arrivare tutte rapidamente all’80-85%; dipende da quali sono le difficoltà sul lato della prescrizione e della connessione Internet, che è problema strutturale atavico».
La media nazionale a dicembre si aggirava sul 70% di ricette ‘paperless’ se si considerano solo le Regioni che sono partite, mentre se si considerano anche la Provincia di Bolzano e la Calabria si scende al 68%. «Tutto sommato andiamo abbastanza bene – continua Petrosillo –, se si prescinde dagli obiettivi chimerici iniziali (l’80% nel 2014 e il 90% nel 2015, ndr). Sicilia, Campania e Veneto insegnano che ci sarà uno zoccolo duro del 10-15% di ricette che continueranno a essere cartacee. La Sicilia è ormai partita da tempo, quell’88% significa che un 10% rimane fisiologicamente cartaceo, che sia per motivi di condizioni prescrittive o legate alla copertura della Rete». E per quel che riguarda la ricetta elettronica nazionale, utilizzabile in qualsiasi farmacia del territorio a prescindere dalla residenza del paziente? «Siamo in attesa trepidante del primo marzo – chiosa Petrosillo –, quando andranno a regime le esenzioni. Promofarma e Federfarma hanno promosso un incontro con Sogei e le softwarehouse per predisporre tutto a livello tecnico, e queste ultime hanno garantito di essere pronte a integrare la questione esenzioni e ticket della Regione di provenienza del cittadino nei gestionali delle farmacie. Non rimane che aspettare la partenza…».

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