ricetta elettronica cgmUn maggiore e migliore controllo delle prescrizioni e del percorso di cura, un risparmio di carta, tempo e burocrazia, ma anche e soprattutto di denaro per le esangui casse pubbliche, dell’ordine di milioni di euro in ciascuna Regione. Queste le aspettative legate alla messa a regime della ricetta elettronica, che procede, seppur in ritardo sui tempi prestabiliti e con alterne fortune a seconda dei contesti, il suo processo di estensione a tutta la penisola. Se in prospettiva dei vantaggi dovrebbero godere anche le farmacie, nell’hic et nunc è innegabile lo sforzo dei colleghi, sia a livello formativo e di prassi lavorativa nell’adottare il nuovo sistema di gestione della ricetta, sia a livello di investimento per l’aggiornamento dei software. Sforzi che in concreto si traducono anche in costi, talvolta crescenti.

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È il caso ad esempio dei colleghi che si appoggiano a CompuGroup Medical Italia Group e che col nuovo anno dovranno sostenere un canone aggiuntivo che varia tra i 12 e i 20 euro al mese per l’assistenza legata alla ricetta elettronica. «Ad oggi abbiamo assorbito le molteplici e variegate attività fin qui riportate all’interno del rapporto contrattuale che ci lega, stipulato diversi anni fa. A fronte di questa analisi del nostro operato, della nostra disponibilità e professionalità, del nostro impegno, delle attività di sviluppo e supporto che dovremo ancora sostenere nei prossimi mesi e poiché sono state rilasciate all’interno dei nostri gestionali funzionalità a supporto dell’operatività, dei processi delle farmacie e di controllo dei dati ben superiori rispetto alle pure esigenze di legge relative alla ricetta dematerializzata, speriamo che potrà comprendere la nostra richiesta strettamente legata alla mutazione e alla implementazione che su questo progetto abbiamo rilevato». Così scrive ai farmacisti CGM Italia Group, appartenente a CompuGroup Medical AG, multinazionale di sanità elettronica leader a livello mondiale. Nel nostro Paese la società fornisce soluzioni informatiche sia per le farmacie che per i medici delle cure primarie, i dentisti e i medici specialisti. Attraverso le aziende controllate Farma3tec, Studiofarma, Qualità in Farmacia e Mondofarma, CGM Italia Group offre software, hardware e servizi a più di 13.000 farmacie e guida il mercato con i gestionali Wingesfar, Copernico, Farma3, Avatre e 3Pharm.

«A partire dal mese di gennaio 2015, in concomitanza con la fatturazione dei canoni annuali – continua la società –, troverà una voce aggiuntiva inerente il servizio di “manutenzione del software e assistenza alla ricetta dematerializzata” per un importo pari a 20 euro/mese». Un costo che per alcuni colleghi sarà però più basso: «Ci teniamo inoltre a informarla – si legge infatti – che in diverse regioni siamo stati propositori, abbiamo cercato e infine raggiunto un accordo con i rappresentanti di categoria su questo tema. Questo accordo testimonia la nostra volontà di collaborazione e dialogo e ha determinato per il servizio di “manutenzione e assistenza alla ricetta dematerializzata” un canone mensile di 12,5 euro. Se la sua farmacia si trova in una di queste regioni le verrà naturalmente applicato questo canone preferenziale. Le nostre risorse restano a disposizione di ogni farmacista cliente delle nostre aziende per svolgere insieme il lavoro di tutti i giorni attraverso quel gestionale che anima e supporta il lavoro della sua farmacia».

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