ricetta elettronica campaniaLe farmacie della Campania sono pronte ad affrontare la sfida della ricetta elettronica. Nell’incontro indetto in Regione con Federfarma, è stato fissato per dicembre (ufficiosamente il 15) il via alla cosiddetta “ricetta dematerializzata”, che manda in pensione il vecchio foglietto rosso trasferendo le prescrizioni on line.

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Anche in Campania finisce, dunque, la fase sperimentale e si entra nel vivo, con 1.736 farmacie che si preparano ad accogliere gli utenti con il promemoria bianco del medico, sul quale compariranno il numero della ricetta elettronica e il codice fiscale dell’assistito. Le farmacie sono già tutte in rete con la Sogei, la società informatica del ministero che gestirà il “cervellone” centrale collegato a medici, Asl e farmacie.

“Ho predisposto un volantino in 900 mila copie, da distribuire a tutti i cittadini della regione – spiega Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Campania -. Noi farmacisti siamo pronti. Io ritengo che le sfide dell’innovazione vadano accettate, gestite e vinte. Non ho dubbi: il futuro è la sanità digitale, che porterà vantaggi ai cittadini semplificando il sistema sanitario. Quando il processo di digitalizzazione sarà concluso, la tessera sanitaria conterrà tutti i dati personali, dei percorsi sanitari alle terapie”.

Il debutto della nuova ricetta elettronica non sarà esente, come avviene in qualsiasi fase di rodaggio, da intoppi e difficoltà. In primis va detto che la ricetta non potrà, per ora, essere attivata in tutta la Campania, in quanto non tutte le zone (vedi il Cilento) sono coperte da Adsl. In secondo luogo andranno rinegoziate le gare per il controllo delle ricette, che prima erano distribuite solo in cartaceo. Qualche disagio va messo in conto pure per i cittadini, che nei primi tempi di “assestamento” dovranno perdere qualche minuto in più in farmacia. C’è, infine, il nodo dello stivaggio dei promemoria. “La Regione avrebbe voluto che se ne occupassero le farmacie, ma noi abbiamo detto di no – dice Di Iorio -. Se l’obiettivo è quello di dematerializzare, non possiamo riempire di nuovo gli spazi con il cartaceo. L’auspicio è che il promemoria venga mantenuto solo nella fase di transizione per poi essere eliminato”.

Per le casse pubbliche i vantaggi della ricetta elettronica saranno parecchi. La Regione Campania ha quantificato il risparmio sulla spesa dei ricettari del Sistema sanitario nazionale nella misura del 40 per cento. Le risorse disponibili andranno a incrementare il fondo per le attività di sviluppo delle cure primarie.

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