pugliese conad«Quello che è uscito dal ddl Concorrenza, peraltro con un iter di approvazione lunghissimo, nonostante si tratti di una legge annuale, è lontano da una vera liberalizzazione dei mercati, dalla reale condizione dell’economia del Paese, dalle esigenze di sempre più ampie fasce di popolazione che vivono un disagio tangibile». A dichiararlo è stato l’amministratore delegato di Conad, che in un’intervista concessa a La Repubblica ha puntato nuovamente il dito contro quella che a suo avviso è stata una mancanza di coraggio da parte del Parlamento. In particolare per quanto riguarda la possibile liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C. «Il divieto di vendita nelle parafarmacie di fatto antepone l’interesse delle lobby del farmaco a quello dei cittadini – ha accusato il dirigente -. In un Paese che coltiva il pensiero liberista e che è rivolto all’Europa, è assurdo un disegno di legge sulla Concorrenza che non fornisce un reale supporto all’economia, non crea nuova occupazione, non accompagna la nascita di nuova imprenditorialità, non dà risposte alle richieste dei cittadini». Al contempo, Pugliese è tornato a stigmatizzare la decisione di consentire alle società di capitale di diventare proprietarie di farmacie: «Circolano parecchi dossier che analizzano lo stato delle farmacie in Italia, ma è certo che la situazione che si è venuta a creare porterà a un significativo riassetto nella dispensazione dei farmaci in Italia». Lo scenario che la legge ha reso possibile, ha aggiunto, «è quello della formazione di un oligopolio, che anche il nuovo gruppo dirigente di Federfarma vede negativo per i propri associati. Basti pensare che la nuova normativa fissa al 20% il limite per la quota di mercato regionale di un solo operatore, mentre nel commercio chi supera il 20% a livello provinciale viene considerato in posizione dominante. La disparità è evidente». La colpa, secondo Pugliese è di «esponenti politici che, al contempo, stanno cercando di cancellare l’esperienza delle parafarmacie, unico vero elemento di modernità e vivacità in un panorama dominato dalle spinte conservatrici di lobby di concezione medievale». Il manager ha infine invitato le farmacie a praticare gli sconti previsti dalla legge n. 214 del 22 dicembre 2011.

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