Polizze infortuni e malattiaL’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) hanno annunciato di aver portato a termine «un’azione coordinata in relazione a talune clausole presenti nelle polizze che coprono l’invalidità permanente derivante da infortuni o malattia».
In particolare, l’attenzione dei due organismi si è concentrata sulle parti dei contratti che precludono agli eredi dell’assicurato la possibilità di subentrare nel diritto all’indennizzo qualora il loro congiunto muoia per una causa diversa da quella che ha determinato l’invalidità e prima che la compagnia abbia effettuato i propri accertamenti medici sui postumi permanenti dell’invalidità. Secondo IVASS e AGCM, «attraverso tali clausole, da un lato, la compagnia si auto-assegna termini discrezionali, in genere molto lunghi (fino a 18 mesi), per svolgere gli accertamenti medici, e dall’altro, si prevede l’intrasmissibilità dell’indennizzo agli eredi se l’assicurato muore prima che la compagnia stessa abbia svolto tali accertamenti». Ma non è tutto: «Esse non consentono agli eredi neanche di dimostrare in altro modo che nel frattempo l’invalidità del loro congiunto si era consolidata, ad esempio attraverso certificati rilasciati dalle ASL o altre strutture».
Si tratta dunque di clausole ritenute ingiuste da parte dei due istituti. Che a sostegno della loro tesi citano la Corte di Cassazione, secondo la quale «la clausola sulla intrasmissibilità agli eredi del diritto all’indennizzo “altera il normale equilibrio contrattuale a vantaggio dell’assicuratore anche se visto nella sola convenienza di sottrarsi all’immediata esecuzione della prestazione in attesa fiduciosa del verificarsi dell’evento causativo dell’estinzione della sua obbligazione giuridica”». È per questo che l’Autorità Antitrust ha fatto sapere di aver avviato dei procedimenti istruttori nei confronti delle compagnie assicurative Generali Italia S.p.A., Zurich Insurance Company Ltd (Rappresentanza Generale per l’Italia) e Allianz S.p.A., con l’obiettivo di accertare la vessatorietà di tali clausole. Al contempo, l’IVASS ha inviato a tutte le imprese di assicurazione una lettera nella quale si sottolinea la necessità «di verificare se nelle polizze infortuni e malattia siano presenti clausole del tipo descritto». In caso affermativo, è stato chiesto di «modificarle entro 120 giorni». Mentre «per i contratti già stipulati, le imprese dovranno adottare politiche di liquidazione che consentano agli eredi di non perdere il diritto all’indennizzo».

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