pharmaceutical careIl farmacista che segue la terapia del paziente giorno per giorno. Non è un sogno, anche se in Italia è ancora una pratica un po’ sconosciuta, ma anche nel nostro Paese sta prendendo piede la Pharmaceutical care. Si tratta della possibilità, già largamente sperimentata e con ottimi risultati in molti paesi europei, di seguire il paziente nella fase terapeutica, accompagnandolo per mano in modo da ottenere la miglior aderenza possibile e quindi la guarigione.
«Non vogliamo sostituirci ai medici» chiarisce subito Giuseppe De Simone della Farmacia Elifani di Meta di Sorrento, una delle 18 farmacie campane che hanno partecipato al progetto organizzato dalla Federazione degli ordini dei farmacisti insieme all’Università di Cambridge «anzi, l’obiettivo è di lavorare proprio al loro fianco. Noi abbiamo il vantaggio di avere il paziente di fronte al banco. Invece spesso i medici, soprattutto gli specialisti, vedono il paziente per qualche minuto e poi basta. Tocca a noi allora prenderci carico della terapia e seguirla, monitorarla. Purtroppo abbiamo constatato un sempre maggior abbandono del paziente a se stesso». Dopo magari una visita specialistica ci si ritrova da soli a dover seguire le indicazioni del medico, senza nessun aiuto. Ecco invece che il farmacista potrebbe diventare un ottimo alleato. «Nel nostro caso abbiamo lavorato per nove mesi sull’asma in collaborazione con gli pneumologi – racconta ancora De Simone a FarmaciaVirtuale.it – monitorando la situazione dei pazienti con questionari e altri strumenti la prima volta dopo tre mesi, poi dopo sei e ancora dopo nove. Abbiamo seguito tutte le fasi della terapia. Il risultato? Sorprendente: i farmaci sono stati somministrati in modo corretto e i pazienti stavano meglio». La Pharmaceutical care permette anche di far risparmiare denaro pubblico al Servizio sanitario nazionale. Visto che molti soldi vengono letteralmente sprecati in farmaci che poi vengono buttati o somministrati male. A Piacenza è anche partito un corso online che permette di raccogliere tutte le nozioni utili per la Pharmaceutical Care. «Ottima iniziativa – plaude De Simone – ma non può funzionare solo così. Internet può essere molto utile per apprendere qualche nozione di base, ma poi il progetto deve essere strutturato in tutta la sua ufficialità». «L’obiettivo – conclude De Simone – è che questo lavoro che presuppone tempo e preparazione, ma anche operatività sul territorio, trovi anche la giusta remunerazione».

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