medicinali veterinariSono all’esame del Parlamento due disegni di legge relativi alla disciplina dei medicinali veterinari. La prima proposta, di fonte governativa, è stata inserita nel Disegno di Legge europeo 2017. Una volta approvata, introdurrà le norme necessarie a far partire la ricetta veterinaria elettronica e l’estensione ai medicinali veterinari del vigente sistema di tracciabilità per i farmaci ad uso umano. La seconda proposta riguarda invece un testo unificato di due Ddl, avente l’obiettivo di migliorare l’accesso ai medicinali veterinari grazie a misure relative ai generici ed ai confezionamenti frazionati. A riferirlo è Federfarma che precisa in una nota come la prima proposta punti a modificare due articoli del D.Lgs n.193/2006, ovvero il Codice comunitario dei medicinali veterinari. «Se lo strumento della Legge europea – osserva il sindacato dei titolari di farmacia – è tipicamente utilizzato per conformarsi alla normativa europea ed evitare, in tal modo, l’apertura di procedure d’infrazione, in questo caso la ratio è differente ed invero piuttosto generica. Infatti, le misure mirano, attraverso l’introduzione di un sistema di tracciabilità, ad agevolare il conseguimento degli obiettivi previsti nel decreto legislativo». Si punta in particolare «ad estendere il sistema di tracciabilità oggi vigente per i farmaci ad uso umano ai farmaci veterinari, prevedendo l’obbligo di registrazione, nella banca dati presso il ministero della Salute, di ogni passaggio del farmaco all’interno della filiera. Tale obbligo sarà a carico sia della supply chain (titolari di AIC, depositari, grossisti, farmacie e altri soggetti titolati alla vendita) che dei medici veterinari». Tuttavia, Federfarma ricorda che «il sistema di “tracciabilità piena” per i farmaci ad uso umano non è stato mai completamente implementato, in quanto all’interno della banca dati attualmente funzionante presso il ministero sono registrati soltanto dati parziali inseriti dai soggetti della filiera al momento della cessione del prodotto». La seconda modifica riguarda invece «l’abbandono del modello cartaceo di ricetta medico-veterinaria ed il passaggio ad un modello informatizzato. In questo modo sarà possibile tracciare l’intera filiera del farmaco veterinario, incrociando i dati relativi alla fase di produzione e commercializzazione con quelli relativi al consumo e all’utilizzo. A tale scopo, il ministero della Salute sta portando a compimento il progetto ricetta elettronica veterinaria, che concorrerà alla realizzazione dell’obiettivo di miglioramento del controllo della circolazione dei medicinali e della tracciabilità degli stessi».
Per quanto riguarda invece il miglioramento dell’accesso alle cure di medicinali veterinari, si prevede «l’introduzione dei medicinali veterinari generici, con l’obbligo per il titolare dell’AIC di assicurare che il relativo prezzo di vendita al pubblico sia almeno del 20 per cento inferiore a quello del corrispondente medicinale veterinario di riferimento. Il ministero dovrà pubblicare nel proprio sito istituzionale l’elenco dei medicinali veterinari di riferimento e dei relativi generici autorizzati in Italia, oltre a curarne l’aggiornamento. Il farmacista all’atto della vendita, dovrà consultare l’elenco. L’art. 3 introduce, invece, disposizioni sulla cessione frazionata del medicinale veterinario destinato agli animali da compagnia. A tale proposito i confezionamenti primari ed esterni dei medicinali veterinari dovranno recare anche la dicitura “confezione multipla: unità posologiche/frazioni distribuibili singolarmente” e le confezioni dovranno contenere un numero di foglietti illustrativi pari alle unità posologiche o al numero di frazioni distribuibili singolarmente».

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