Mariella Ippolito Federfarma CaltanissettaMariella Ippolito, presidente di Federfarma Caltanissetta e membro della Fofi, è candidata alle elezioni regionali che si terranno in Sicilia il 5 novembre 2017. Si presenta con il gruppo Popolari e Autonomisti, a sostegno di Nello Musumeci, candidato presidente per il centrodestra.
«La mia scelta nasce – spiega la farmacista – dall’esigenza di intervenire in prima persona per cambiare la politica della Sicilia. Noi farmacisti viviamo quotidianamente i problemi delle persone, dal momento che abbiamo a che fare con 150 clienti al giorno. Assistiamo non soltanto ai disagi sanitari ma anche ai problemi quotidiani, alla disoccupazione giovanile, ai nostri figli che lasciano questa terra, ai problemi per pagare i ticket o per acquistare i farmaci, alle file infinite al pronto soccorso. Alla negazione del diritto alla salute, nonostante sia teoricamente garantito dall’art.32 della Costituzione». In merito alle vicende politiche regionali, Ippolito ritiene che il Pd abbia «deluso fortemente. Oggi abbiamo bisogno di una mano ferma e di una persona per bene, come Musumeci, che si farà certamente carico della responsabilità di cambiare la Sicilia. Sono convinta della necessità di dare voce agli ultimi, ai malati, a chi è costretto a fare un viaggio della speranza, a chi deve elemosinare una cortesia per far valere quello che dovrebbe essere un diritto. A dover essere cambiata, in questo senso, è anche la mentalità, perché è così che si è prodotto lo sfascio di questa regione, che per me è la più bella d’Italia e alla quale non mancherebbe nulla». «Io – prosegue la candidata – sono una persona libera, non ho cambiali da pagare alla politica. Mi chiedono chi me lo faccia fare: rispondo che non si può ragionare così, e che occorre anche fare qualcosa per gli altri. Sono contenta del fatto che la mia candidatura sia sostenuta da numerosi colleghi di tutta la regione e non solo. Come farmacisti abbiamo lottato per rimanere al fianco della popolazione: nel corso del tempo ci siamo impegnati nella Farmacia Sociale, nel progetto per il riutilizzo dei medicinali non scaduti, negli screening oncologici alla popolazione. Le nostre farmacie sono in questo senso presidi sanitari, ma anche sociali e perfino di legalità, basti pensare all’impegno nel denunciare appalti “strani” o al sostegno al progetto Mimosa contro la violenza sulle donne».
Ippolito spiega quindi la propria posizione su uno dei temi attualmente più al centro dell’attenzione dei farmacisti, quello della legge sulla Concorrenza: «Noi siamo da sempre contrari. Il farmaco non è un prodotto come un altro, e per questo a mio avviso la norma è semplicemente una fregatura. Mi permetta una citazione: la farmacia non è figlia del commercio ma sorella della medicina. Per me questo è il principio da cui occorre far partire ogni ragionamento».

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