Legge sui piccoli comuni, Pagliacci (Sunifar): «Importante segnale di attenzione»

L’approvazione della legge di sostegno ai piccoli comuni, la cui gestazione è stata particolarmente lunga (ben oltre un decennio) è stata accolta con soddisfazione dalla categoria dei farmacisti. Pur non essendo menzionate nel testo della legge, infatti, le farmacie sono al centro di tre ordini del giorno che sono stati approvati. Essi, in particolare, chiedono al governo, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano, di favorire da un lato l’erogazione di medicinali che normalmente vengono distribuiti dalle farmacie convenzionate; dall’altro, di predisporre direttive per consentire alle stesse farmacie rurali di erogare servizi aggiunti rispetto alla semplice dispensazione dei farmaci, così come previsto dal decreto legislativo n. 153 del 2009. Silvia Pagliacci, presidente del Sunifar, ha commentato la notizia con queste parole: «Non posso che accogliere con favore l’approvazione di questa legge, che costituisce un importante segnale di attenzione per i piccoli comuni e, in particolare, per quelli oggetto di fusione. In essi vivono oltre 10 milioni di persone che entrano quotidianamente in contatto con le farmacie rurali, le quali costituiscono l’unico presidio sociosanitario in territori privi ormai anche degli uffici postali e delle caserme dei carabinieri. Tutelare lo sviluppo dei piccoli comuni e delle loro infrastrutture non può che migliorare la vita dei cittadini di questi luoghi». Ciò anche grazie all’apporto che possono fornire le farmacie, in sinergia con gli altri miglioramenti previsti per i piccoli comuni: «Pensiamo alla possibilità – conclude la dirigente – di offrire servizi di telemedicina: per consentire al cittadino di effettuare, per esempio, un elettrocardiogramma senza doversi recare in città è indispensabile la presenza della banda larga, il cui ampliamento è previsto dalla nuova legge».