titolari di parafarmaciaSi è tenuto nella giornata di lunedì 18 settembre un incontro tra il deputato Mario Marazziti, presidente XII Commissione Affari Sociali della Camera (presso la quale è stato depositato il disegno di legge n. 3868, noto come Ddl Lorenin) e il Comitato Nazionale Anticrisi Farmacisti Titolari di Parafarmacia. Quest’ultimo ha diffuso una nota nella quale esprime il proprio apprezzamento «per l’iniziativa del parlamentare, che si è fatto promotore di un confronto diretto con i vertici di Federfarma, finalizzato al raggiungimento di una soluzione definitiva e condivisa alla gravissima emergenza sindacale che ha colpito tutta la categoria dei farmacisti titolari di sola parafarmacia». Il coordinatore nazionale del Comitato, Daniele Viti, ha spiegato che l’incontro è stato «interlocutorio e costruttivo». Nel corso dello stesso, ha aggiunto, «abbiamo fugato alcune ipotesi che erano rimbalzate su alcune testate giornalistiche di settore, creando allarmismi ingiustificati». Ciò a cui fa riferimento Viti, specifica lo stesso Comitato «è l’ipotesi di togliere il farmacista dalle parafarmacie, contestualmente al provvedimento riguardante il riassorbimento dei farmacisti titolari di sola parafarmacia». Il dirigente ha giudicato in modo particolarmente negativo tali possibilità: «Siamo contrari, in linea generale, a questa ipotesi, almeno fino a quando l’ultimo collega titolare di parafarmacia non aprirà la propria sede farmaceutica. E stiamo già studiando una metodo per far sì che vi sia un forte incentivo economico per chi assuma i farmacisti non titolari di parafarmacia, che eventualmente non vengano coinvolti in questo provvedimento».
Secondo il gruppo, inoltre, «le modalità con le quali si procederà al riassorbimento passano dalla necessità di reperire delle sedi su tutto il territorio nazionale, e nonostante il comitato comprenda le istanze di Federfarma di non operare sul quorum esistente, qualora non si reperissero ulteriori sedi per altra via si propone l’abbassamento temporaneo e straordinario di tale quorum, per così addivenire all’obiettivo di risolvere l’emergenza sindacale dei farmacisti titolari di sola parafarmacia, ristabilendo una coerenza nel sistema farmaceutico nazionale».

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