stabilimento chimico farmaceutico militareLa giunta regionale della Toscana ha reso nota l’approvazione di un accordo con lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, attraverso il quale verrà «ampliata e intensificata» la collaborazione per quanto riguarda «informazione e formazione sui farmaci cannabinoidi». E si estenderà il lavoro anche «alla ricerca e sperimentazione clinica no profit, con particolare attenzione ai farmaci orfani. L’accordo avrà la durata di due anni, con possibilità di revisione annuale».
L’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana e l’ingegner Gian Carlo Anselmino, direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa, hanno fatto sapere che «la Regione metterà a disposizione del Farmaceutico militare le professionalità del Centro di ascolto regionale, che già lavora a supporto dei percorsi che riguardano malattie rare e oncologiche, e che ora sarà in grado di rispondere anche ai cittadini sull’uso terapeutico della cannabis. La firma di questo protocollo è importante soprattutto per i malati che tutti i giorni si trovano a dover affrontare una patologia rara: compito delle autorità e delle istituzioni è non far cadere nell’oblio le loro storie, le loro difficoltà, le loro sofferenze». Si tratta di una decisione in linea con l’ultimo Piano sanitario e sociale integrato della Toscana, nel quale si sottolinea che «è importante sostenere le aree orfane della ricerca e la ricerca no profit sul farmaco, la ricerca sui farmaci orfani, sulle malattie rare e neglette, a vantaggio dei cittadini, ma anche in un’ottica di cooperazione sanitaria e solidarietà con i Paesi in via di sviluppo». L’amministrazione locale promuove, inoltre, attraverso il “Distretto toscano scienze delle vita“, una collaborazione «tra i vari attori della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, e investe sulla valorizzazione e sulla tutela dei risultati della ricerca». Nell’ambito del protocollo di intesa con lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, infine, un ruolo sarà destinato all’Ufficio regionale per la valorizzazione dei risultati della ricerca biomedica e farmaceutica, che farà da supporto al coordinamento e alla realizzazione delle linee strategiche e delle attività previste dall’accordo.

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