codice deontologico dei farmacistiIl Consiglio nazionale dell’Ordine dei farmacisti francesi ha approvato il 6 settembre 2016 il nuovo Codice deontologico per la professione, la cui prima versione era stata approvata nel lontano 1953, e che aveva poi subito un’ultima revisione più di venti anni fa, nel 1995. «Attori della salute pubblica di primo piano – ha spiegato l’Ordine – i farmacisti sono chiamati a rispettare alti standard dal punto di vista etico. Il contesto professionale nel quale essi intervengono è cambiato in modo sostanziale, ed è per questo che anche il codice deontologico ha dovuto essere adeguato ai tempi». Il lavoro di revisione della normativa ha richiesto mesi di lavoro, a partire dalla fine del 2015, e ha coinvolto attraverso un’ampia concertazione tutti i farmacisti e le loro associazioni di rappresentanza, nonché gli studenti. La versione fino ad oggi in vigore era composta da 77 disposizioni, integrate nel Codice di salute pubblica. Ora il nuovo testo risulta più asciutto, con soli 47 articoli «più chiari e meglio strutturati. Redatto in questo modo, il codice permette ai pazienti di prendere conoscenza più agevolmente dei doveri dei farmacisti nei loro confronti». «Secondo quanto richiesto dalla maggioranza degli attori coinvolti – prosegue l’Ordine – il progetto ha voluto rafforzare gli obblighi nei confronti dei cittadini, in particolare per quanto riguarda la protezione dei dati sensibili. Si pone quindi maggiormente l’accento sull’indipendenza della professione, rafforzando le relazioni tra i farmacisti e gli altri professionisti della salute, nell’ottica della continuità delle cure. Si afferma quindi in modo chiaro il ruolo del farmacista come attore della salute pubblica, anche in materia di prevenzione». Come spiegato da FarmaciaVirtuale.it, un articolo col quale si puntava ad introdurre una clausola di coscienza per i farmacisti in materia di contraccezione è stato scartato. Isabelle Adenot, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, ha spiegato che «I diritti e le attese dei francesi sono cambiati nel tempo. Abbiamo dunque voluto seguire questa evoluzione adeguando i nostri obblighi professionali, con l’obiettivo di rafforzare il legame di fiducia che lega i cittadini ai farmacisti».

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