federfarma napoliIl presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, ha inviato una comunicazione alla Direzione Generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale della Regione Campania, in merito alla questione della Dpc. Il dirigente ha ricordato che «in applicazione al decreto 97 emanato dalla Struttura Commissariale della Regione Campania in data 20/09/2016, la Soresa Spa ha individuato come fornitore della piattaforma informatica web oriented la ditta CGM (Studiofarma)», sottolineando che «per evidente distrazione è stato omesso dal capitolato il costo della formazione riservata alle farmacie del territorio». Ciò benché tale formazione sia «indispensabile tanto per ricevere dalla ditta aggiudicataria le credenziali di accesso al sistema, quanto per garantire un efficace approccio con la nuova piattaforma». Proprio a causa di tale «omissione», Di Iorio ha fatto sapere che lo scorso 26 gennaio la ditta CGM «ha comunicato l’ammontare degli ingenti costi del percorso formativo: alla luce di tutto quanto premesso, Federfarma Napoli comunica che non ritiene di accettare l’irrituale richiesta di porre a proprio carico la formazione prevista in quanto la stessa deve essere assolta dalla parte pubblica». Il presidente dell’associazione provinciale ha ricordato poi che le Asl Napoli 1, 2 e 3 hanno indicato la data di inizio della dispensazione da parte delle farmacie dei medicinali in DPC elencati in allegato al Decreto Commissariale al 1 marzo prossimo: «Federfarma Napoli a partire da tale data assicurerà il servizio utilizzando la piattaforma tuttora in uso, richiamando a supporto quanto previsto dallo stesso decreto 97/2016 al punto 4 (“nelle more Le Asl continueranno ad utilizzare le piattaforme informatiche attualmente in uso”)». L’associazione, infine, si è dichiarata disponibile «ad utilizzare la piattaforma WebDPC non appena saranno chiariti e comunicati i tempi ed i criteri della formazione a carico della parte pubblica». La questione del decreto 97 è stata oggetto di ampie discussioni nei mesi scorsi, e proprio la decisione di utilizzare tale strumento per introdurre nuove tariffe regionali per la Dpc ha comportato un ricorso da parte di Federfarma nazionale. Ulteriori polemiche a livello locale hanno quindi portato alle dimissioni dello stesso Di Iorio dalla carica di presidente di Federfarma Campania.

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