FarmacovigilanzaIl senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri ha presentato un’interrogazione scritta al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Lo scorso 4 febbraio 2015, ha spiegato il senatore, «la Regione Puglia ha indetto un avviso pubblico di selezione per il conferimento di 24 incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per esperti di farmacovigilanza a supporto del Centro regionale di farmacovigilanza della durata di 2 anni. Nell’avviso di selezione, inoltre, è evidenziata la disponibilità della somma di 1.707.881,18 euro già impegnata a destinazione vincolata per la farmacovigilanza». Ebbene, denuncia il politico, «al termine di un complesso iter procedurale, approvate le graduatorie, ai vincitori della selezione, convocati per l’accettazione dell’incarico lo scorso 20 gennaio 2016, veniva inspiegabilmente e immotivatamente comunicato il rinvio a data da destinarsi della firma del contratto». Eppure, spiega il senatore, il servizio di farmacovigilanza pugliese non riesce oggi a fornire un servizio completo, anche a causa della mancanza di personale. Pertanto, «considerato che la Regione Puglia dovrebbe dare seguito alle assunzioni dei vincitori del concorso sia per dotare dell’organico previsto il servizio di farmacovigilanza, sia per garantire i diritti e il merito di coloro i quali, partecipando alla selezione con profusione di energie e di risorse economiche, sono risultati vincitori», il parlamentare ha chiesto al ministro quali siano i motivi che hanno portato la regione Puglia a bloccare le assunzioni. Inoltre, si chiede che se le somme stanziate siano ancora disponibili, se risulti che il Centro regionale di farmacovigilanza sia adeguatamente organizzato, se sussistano attualmente rischi per i cittadini e quali azioni eventualmente il governo intenda intraprendere. D’Ambrosio Lettieri ha ricordato in tal senso che «la farmacovigilanza, secondo la definizione dell’Organizzazione mondiale della sanità, comprende il complesso di tutte le attività pubbliche o di rilevanza pubblica finalizzate a valutare in maniera continuativa le informazioni relative al controllo e alla sicurezza dei farmaci», e che tale monitoraggio «consente di effettuare una corretta valutazione dell’efficacia e della sicurezza dei farmaci», nonché di «segnalare le eventuali reazioni avverse o le interazioni fra farmaci osservati sul territorio in modo da evidenziare, rivalutandoli, eventuali medicinali pericolosi o dotati di un rapporto fra rischio e beneficio assolutamente sfavorevole per i pazienti».

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