«Al momento la situazione nelle zone terremotate è in una fase di evoluzione: si passa dalla gestione dell’emergenza, che ormai si può considerare superata, a quella sul lungo periodo». Luca Matteo Galliano responsabile della Colonna mobile nazionale della Protezione civile per i Farmacisti volontari, fa il punto sulle condizioni del servizio farmaceutico nelle aree colpite dai due terremoti che hanno scosso Marche, Abruzzo e Lazio. «Il servizio – spiega – è già da tempo ripristinato su tutto il territorio. Logicamente in alcuni casi lo si è potuto fare in modo più definitivo, in altri ancora in condizioni ancora “da campo”. Ma gli shelter messi a disposizione dalla Federazione degli Ordini dei farmacisti e da Federfarma sono già in via di posizionamento. Tre su cinque, in particolare, sono già pronti, e quello di Camerino è già installato. Per gli altri due stiamo aspettando il nulla osta da parte dei vigili del fuoco: l’area è complessa, per cui occorrono numerose verifiche prima di poter individuare la localizzazione migliore per le strutture». Per quanto riguarda il lavoro dei farmacisti volontari, Galliano spiega che «ad oggi non ce ne sono più sul posto:gli ultimi sono rientrati l’11 novembre. Il servizio è garantito dai farmacisti locali, ai quali sono stati dati in uso i camper, in attesa appunto di poter passare agli shelter. Il primo camper che probabilmente terminerà il proprio servizio sarà quello di Agrigento, ma non sappiamo ancora se rientrerà alla base oppure se verrà utilizzato ancora altrove». In generale, osserva il farmacista, «è chiaro che occorre attendere le tempistiche legate anche al fatto che sono ben tre le regioni coinvolte, il che comporta che non esiste un’unica regia. Coordinare tutte le forze in campo non è un lavoro banale».
L’inverno in arrivo, in ogni caso, non preoccupa più di tanto Galliano: «Non sono state allestite grosse tendopoli: si è deciso di sfruttare soprattutto gli hotel presenti sulla costa, il che renderà la logistica più semplice nel corso della stagione fredda. Ovviamente gli shelter che rimarranno sul posto saranno sufficientemente coibentati per assicurare una corretta conservazione dei medicinali».
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