farmacieRiceviamo e pubblichiamo la lettera del Dr. Fabrizio Fabrizi di San Severo (FG), contenente riflessioni a sostegno della farmacie italiane, con lo scopo di aprire un dibattito tra farmacisti.

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Tutti i giorni e più volte al giorno le farmacie si approvvigionano dei medicinali necessari alle necessità della popolazione, perché trattasi di servizio essenziale per la comunità, neanche nei giorni di sciopero dei trasporti si è avvertita carenza di medicinali, ciò a dimostrazione che il farmaco non è una merce qualsiasi, ma un bene primario.

Quanti negozi abbiamo visto aprire e chiudere nel giro di pochi mesi o anni, mentre ciò non può e non deve accadere per le farmacie, affinché possano svolgere il servizio cui sono preposte. Questo concetto fu concepito per primo dall’imperatore Federico II, che sappiamo, quanto amava la nostra Puglia ed in particolare la Capitanata dove ha terminato i suoi giorni in quel di Castel Fiorentino in agro di Torremaggiore.

Farmacie italiane e regolamentazione

Nel corso dei secoli la farmacia è sempre stata regolamentata fino ai giorni nostri, quando a fine ‘800 il governo Crispi volle liberalizzarle, la farmacia poteva essere proprietà di chiunque e poteva stabilirsi dove voleva, , accadde che le zone periferiche erano sguarnite, i paesi piccoli non avevano possibilità di ricevere medicinali, per cui nel 1913 il governo Giolitti dovette correre ai ripari e riprese i concetti e la regolamentazione.
Tale regolamentazione è diffusa in tutta Europa, laddove hanno liberalizzato, hanno poi fatto precipitosi passi indietro.
In Belgio sono circa venti anni che non è permesso aprire nuove farmacie, perché la liberalizzazione ne ha fatte nascere troppe, in Francia stanno fallendo perché il rapporto di una farmacia ogni 2.500 abitanti era troppo basso, infatti a novembre è stato portato ad una farmacia ogni 4500 abitanti.
In Svezia le farmacie erano proprietà dello stato, hanno deciso di venderle, adesso hanno 3 (TRE) proprietari, il ramo svedese della Coop (sì proprio la stessa dell’IperCoop di Foggia), il ramo svedese di Alleanza, che è una multinazionale italiana della distribuzione intermedia di farmaci, un gruppo svedese sempre della distribuzione intermedia. Che beneficio ne hanno avuto i farmacisti svedesi? Hanno visto coronato il desiderio di avere una farmacia dove svolgere autonomamente la professione? Sono passati da dipendenti statali a dipendenti di multinazionali.
Nella liberale Gran Bretagna esiste un meccanismo chiamato “Control of entry”, se vuoi aprire una farmacia, ti proponi alle autorità locali ed essi ti dicono se ne hanno necessità, il risultato è che c’è una farmacia ogni 4700 abitanti. Ma lì si consente al ramo inglese di Alleanza (la stessa di prima che lì si chiama Boots) di avere una catena di migliaia di farmacie.
Potrei continuare con Norvegia, Spagna, Ungheria, Portogallo, Austria, Germania (che ha un sistema tutto particolare), Polonia, Danimarca (1 farmacia ogni 12.500 abitanti) ecc.
Negli Stati Uniti, dove tutto è libero, hanno problemi di reperimento delle farmacie nelle città, perché presenti solo nei super ed iper mercati (drug stores)delle periferie, lì i medicinali hanno i prezzi più alti al mondo.
La legislazione italiana sulle farmacie è stata esaminata dalla Corte di giustizia europea che, in più sentenze, ha dichiarato perfettamente compatibile con le normative comunitarie.
Il servizio della farmacia è ritenuto, da anni, il migliore e più efficiente fra tutti, ma poi si scopre che c’è la farmacia che fa scorrettezze importanti, come tutti abbiamo visto nella trasmissione delle “Iene”. Bene hanno fatto a denunciare la situazione di illegalità.
Cosa trova il paziente in farmacia?
Tutti medicinali e sottolineo tutti, non solo quelli a maggior rotazione, se qualcosa manca in poche ore la farmacia lo reperisce
Che altro? Tanti servizi.
Analisi del sangue: glicemia, colesterololemia, transaminasi, PSA, trigliceridemia.
Misurazione del peso e della pressione
Consulenza per il capello, per la pelle, ricerca delle intolleranze.
Noleggio di tutto quanto gli serve: bilancia pesa-neonati, stampelle, carrozzine, aerosol, letti ortopedici, materassi antidecubito, ecc.
Consulenza sul corretto stile di vita, sulla corretta alimentazione, bioimpedenziometria.
Ma oggi anche nuove figure, l’infermiere, il fisioterapista, l’estetista.
Consulenza omeopatica, fitoterapica, sulle modalità di assunzione dei farmaci, su come risparmiare senza nulla togliere all’efficienza della terapia, molte di queste sono gratuite.
Elettrocardiogramma, holter pressorio e holter cardiaco.
Altri servizi che le ASL ancora non ci consentono di fare, ma previsti dalla legge:
Prenotazione visite specialistiche ed esami, ritiro referti, servizi che toglierebbero dagli sportelli tanto personale che potrebbe essere impiegato in altre mansioni laddove c’è carenza.
La professione del farmacista non può disgiungersi dalla struttura, il trinomio farmaco-farmacista-farmacia è inscindibile affinché si possa veramente svolgere la professione con autonomia.
Trovi sempre una farmacia al tuo servizio 24 ore su 24 e 365 giorni su 365 che sopperisce anche alle tante carenze della sanità.
Gradirei che ci fosse un dibattito sull’argomento, per cui chi vuole può mandarmi un’e-mail presso fabrizi@farmaciafabrizi.it
Dr. Fabrizio Fabrizi

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