Farmacie francesi, a Marsiglia una su quattro è in difficoltà finanziaria

Sono anni che in Francia viene affrontata la questione del “buco” finanziario nel settore della sanità. Da quasi venti anni si sottolinea il fatto che occorre ridurre in fretta l’esposizione: per farlo, il governo ha adottato una serie di misure, che negli ultimi 15 anni hanno consentito di portare il deficit da 37 miliardi a solamente 4,1 (cifra che dovrebbe essere toccata alla fine del 2017). Tutto ciò, però, ha avuto un prezzo, pagato soprattutto per i farmacisti. Il presidente dell’Ordine dei farmacisti della Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Stéphane Pichon – secondo quanto riferito dal quotidiano La Provence – ha spiegato che «il 50% degli sforzi è stato sostenuto dalla nostra categoria. È davvero troppo». Il giornale sottolinea che alcuni medicinali che prima erano venduti a 30 euro ora lo sono solo ad 8, il che rappresenta una buona notizia per i consumatori, ma «riduce fortemente i margini commerciali delle farmacie». Una farmacista ha spiegato: «Ogni tre mesi riceviamo un elenco di nuovi ribassi su numerosi medicinali». Il risultato, in una grande città come Marsiglia, è che il fatturato delle farmacie è arrivato a scendere del 5% all’anno. Così, «ben 120 farmacie su 405 si ritrovano ormai in difficoltà finanziaria – ha dichiarato ancora Pichon – con punte di una su due in aree come la foce del Rodano». Ciò ha innescato un circolo vizioso, dal momento che «la situazione fa sì che le banche siano reticenti a prestare denaro ai colleghi». La soluzione, secondo il dirigente, è quella di affidare più servizi alle farmacie: «Potremmo occuparci delle prime cure nel caso di vaccini o piccole patologie ad esempio, e lasciare così ai medici il tempo di occuparsi di trattamenti più pesanti. I nostri servizi sarebbero rimborsati dal servizio sanitario, il che ci permetterebbe di rendere più sostenibile la situazione e più “giusto” il ritorno per chi si impegna a studiare per ottenere una laurea in Farmacia, il cui corso di studi, di sei anni, è particolarmente lungo».