farmacie disagiateL’Ordine dei farmacisti della provincia di Genova ha fatto sapere ai propri iscritti che è stato approvato, attraverso la deliberazione numero 550 della giunta regionale della Liguria, lo stanziamento per l’anno 2016 a favore delle farmacie disagiate, previsto dall’articolo 26 della legge regionale 41 del 2013. «Obiettivo della misura – ha aggiunto l’Ordine – è quello di garantire la capillarità dell’assistenza farmaceutica nel territorio regionale. Possono beneficiare del contributo le farmacie che hanno registrato nel corso del 2014 un  volume di affari ai fini Iva non superiore a 150.300,00 euro».
La misura è finanziata con superiore euro derivanti dal pagamento da parte delle Aziende Farmaceutiche del pay-back. La giunta ligure ha spiegato che il contributo sarà concesso «fino ad esaurimento della somma stanziata nell’annualità 2016», e che i dati relativi a chi farà domanda saranno rilevati «dalla dichiarazione annuale IVA presentata per il 2015, concernente l’anno d’imposta 2014 e determinato sulla base del tasso di inflazione dello 0,2% relativo all’anno 2014), indipendentemente dal comune o centro abitato in cui sono situate».
I titolari delle farmacie presenti nella Regione Liguria in possesso dei requisiti previsti per l’accesso al contributo, a pena di inammissibilità, devono presentare domanda all’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente, entro e non oltre il 31 luglio 2016, mediante consegna diretta all’Ufficio Protocollo Generale o trasmissione a mezzo posta elettronica certificata (PEC) utilizzando l’apposito indirizzo indicato sul sito internet di ciascuna azienda, secondo le modalità previste dalla normativa vigente in materia.
La giunta ha spiegato che «per le farmacie che hanno iniziato l’attività nel corso dell’anno di riferimento 2014, il parametro è da calcolare su base mensile», mentre per quelle «nelle quali sono presenti succursali ex art. 116 del T.U. delle leggi sanitarie e/o dispensari farmaceutici ex art. 1 della l. 221/68 e s.m.i., i relativi volumi d’affari ai fini IVA concorrono alla formazione di quello della farmacia tenuto in considerazione per accedere al contributo».
Su base nazionale non è la prima iniziativa in questo senso, in Toscana le farmacie in zone disagiate, nell’anno 2015 potevano richiedere un contributo alla regione, che stanziò complessivamente 300 mila euro.

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