farmaci-illegali-onlineChiunque voglia toccare con mano le conseguenze degli acquisti “disinvolti” di farmaci illegali su Internet, operati da pazienti ignari o poco coscienziosi, può recarsi nel Regno Unito. In particolare nella capitale Londra, nella quale il sistema sanitario inglese si è visto costretto ad aprire una clinica ad hoc, specializzata nelle cure che occorre fornire a coloro che si ritrovano vittime degli effetti indesiderati legati all’assunzione di medicinali non conformi alle regole, comprati online. Il National Health System ha deciso di aprire la struttura nel distretto Centro Nord-Ovest della metropoli londinese, chiamandola “Addiction to Online Medicine» (AtOM): il che indica come gli occhi saranno puntati non soltanto sui problemi di salute conseguenti dall’uso o abuso dei farmaci, ma anche sullo studio delle ragioni che portano i pazienti a scegliere internet per i loro acquisti farmaceutici, anziché i canali ufficiali. Nonostante le autorità di vigilanza – britanniche ma anche europee – abbiano in molteplici occasioni messo in guardia sui rischi legati a tale comportamento. Secondo quanto riferito dal giornale francese Le Quotidien du Pharmacien, «la Gran Bretagna, così come gli Stati Uniti, si trova sempre più faccia a faccia con le gravi conseguenze dell’acquisto online di analgesici e ansiolitici. Il che porta a casi di dipendenze, overdose, intossicazioni dovute a contraffazioni, o interazioni indesiderate con altri medicinali, siano essi prescritti o meno. Nel mirino delle autorità ci sono in particolare lo Xanax e il Pregabalin». Per questo, all’interno dell’AtOM sarà proposta una presa in carico plurdisciplinare dei pazienti, anche in funzione del tipo di soggetto: adolescenti “iper-connessi” che tentano di aumentare gli effetti dell’alcol, pazienti affetti da malattie croniche o persone che soffrono di problemi di natura psichiatrica. Ma anche, ad esempio, studenti che puntano a migliorare le loro performance intellettuali. Owen Bowden-Jones, psichiatra e direttore della clinica, ha spiegato che «i segnali in nostro possesso suggeriscono che si tratta di un fenomeno in rapida crescita che merita un’attenzione immediata. Il servizio AtOM rappresenta una risposta gratuita, di facile accesso e innovativa ai problemi di salute causati dall’acquisto di farmaci online».
È utile ricordare che in Italia le farmacie che vogliano vendere Sop e OTC attraverso Internet possono farlo soltanto dopo aver ottenuto un’autorizzazione specifica. È inoltre obbligatorio esibire sul sito un bollino in grado di distinguere le vere farmacie da quelle non autorizzate alla vendita online.

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