farmachl-franchising-imgDecine di farmacisti stanno ricevendo da FarmaCHL una lettera di non facile interpretazione. FarmaciaVirtuale.it è felice di analizzarne il contenuto.

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Il recente decreto Cresci Italia ha, di fatto, distrutto il mercato delle farmacie, creando ulteriore confusione e malcontento nella categoria, fomentando odio e mettendo gli uni contro gli altri, in una inutile guerra dei poveri.

Il sentore che qualcosa sia cambiato diventa sempre più concreto e ciò è dimostrato dalla nascita o dalla riorganizzazione dei vari attori nella distribuzione del farmaco.

L’occasione è ovviamente ghiotta per i grandi capitali, desiderosi di poter conquistare il mercato con economie di scala.

FarmaCHL, i dettagli dell’operazione

FarmaCHL, società controllata da CHL, con sede a Firenze, si presenta sul proprio portale come prima società di franchising italiano di distribuzione farmaceutica dedicata alle parafarmacie, sta inviando alle farmacie italiane una curiosa lettera con oggetto Apertura nuovo esercizio farmaceutico NEL SUO QUARTIERE.

La lettera, datata 10 aprile 2012, standardizzata nella forma e nel contenuto, informa cordialmente dell’apertura di un esercizio famaceutico nel proprio quartiere.

Nel testo si parla di assegnazione di un esercizio farmaceutico in franchising nella zona di riferimento e di compartecipazione economica del candidato prescelto.

In chiusura, la lettera fissa il termine perentorio delle ore 12.30 del 02 maggio 2012 per mostrare eventuale interesse all’iniziativa.

Verò è che ogni soggetto economico è libero di operare nel migliore dei modi, la lettera suscita vari quesiti:

  • Da dove nasce l’idea di inviare una lettera ai farmacisti titolari?
  • Perchè FarmaCHL cerca partners nella farmacia, tra i farmacisti titolari?
  • Perchè il testo NEL SUO QUARTIERE è scritto in maiuscoletto?
  • Perchè si usa il termine fuorviante esercizio farmaceutico?
  • Che senso ha inviare una lettera ad un farmacista titolare di farmacia per informarlo dell’apertura di un esercizio farmaceutico nella zona, quando l’azienda stessa è libera di scegliere il proprio partner sulla base di rapporti economici predefiniti?
  • Che interesse potrebbe avere un farmacista nell’aderire al progetto, consapevole di andare contro i propri interessi?
  • Perchè fissare il termine perentorio a meno di un mese, come se fosse facile prendere una decisione per l’investimento di migliaia di Euro?

Dopo l’esempio EssereBenessere/Blockbuster quindi, si affianca alla rincorsa del business FarmaCHL: chissà che queste centinaia di esercizi farmaceutici un giorno diventino farmacie non convenzionate ed ecco fatto lo scacco matto!

In allegato il testo della curiosa lettera inviata ai farmacisti da FarmaCHL

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