esercizio-abusivo-della-professione«I carabinieri del Nucleo anti-sofisticazioni di Torino hanno scoperto, nel corso di un’attività investigativa, un impiegato di 47 anni che, senza alcuna competenza e titolo abilitativo, aveva allestito nella sua abitazione un laboratorio dove preparava artigianalmente compresse, pastiglie e intrugli vari mediante l’impiego di sostanze erboristiche e farmacologicamente attive». A renderlo noto è il ministero della Salute, che precisa: «Nel corso di una perquisizione delegata dalla procura della Repubblica di Torino, infatti, i militari hanno rinvenuto sostanze e prodotti erboristici che sono stati sequestrati e portati in laboratorio per le analisi volte ad verificarne la natura e la pericolosità». Ma l’attività del falso farmacista non si limitava all’allestimento del laboratorio clandestino. I militari hanno infatti accertato che l’uomo «aveva creato un sito web illegale dedicato alla vendita di queste preparazioni pubblicizzate come rimedi terapeutici per diverse patologie e con effetti dimagranti». Per l’impiegato è scattata dunque la denuncia presso l’autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione. «I NAS – aggiunge il ministero – ricordano che l’acquisto online di farmaci è vietato in Italia. È possibile comprare sui siti web delle farmacie unicamente farmaci da banco, dopo aver verificato la presenza sulla homepage del logo comunitario che garantisce un acquisto sicuro. In tutti gli altri casi occorre fare molta attenzione perché acquistare farmaci su internet costituisce reato, ma soprattutto perché il rischio che i farmaci siano contraffatti e, quindi, pericolosi è molto alto».
All’inizio del mese di gennaio del 2018 i NAS di Cosenza avevano denunciato due persone, sempre per esercizio abusivo della professione sanitaria, dopo aver scoperto «che il titolare di un deposito di medicinali ad uso veterinario effettuava la vendita al pubblico dei suoi prodotti nonostante non avesse mai conseguito l’apposito titolo di studio. L’attività illegale avveniva con l’assenso e la collaborazione di una donna, titolare di una farmacia sita sulla costa ionica». È utile ricordare che la legge Lorenzin ha inasprito le pene per chi esercita abusivamente la professione di farmacista, o induce altri a farlo. Un emendamento presentato dal Partito democratico, a firma unica del deputato Giuseppe Guerini, è stato infatti approvato con riformulazione nell’ambito del disegno di legge Lorenzin. Le pene ora possono arrivare anche a 5 anni di carcere e 75.000 euro di multa.

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