dpc casertaL’Azienda sanitaria locale di Caserta ha inviato alla divisione provinciale di Federfarma una comunicazione nella quale si fa sapere che «con delibera numero 101 del 30 gennaio 2017 è stato approvato l’accordo per la distribuzione per conto dei farmaci del PHT» tra la stessa Asl e le farmacie convenzionate. L’intesa sarà operativa a partire dal 1 marzo prossimo. Ciò significa che Federfarma ha firmato il rinnovo dell’accordo in base al decreto 97 del 20 settembre 2016, secondo il quale le farmacie della provincia percepiranno 6 euro a pezzo, mentre le farmacie rurali sussidiate incasseranno ulteriori 1,50 euro per un totale di 7,50 euro a pezzo. E come previsto dal Decreto 97, i suddetti costi sono comprensivi degli oneri di distribuzione che le farmacie dovranno riconoscere ai grossisti.
La questione DPC era stata già al centro di aspre polemiche nei mesi scorsi per l’emanazione a fine 2016 del Decreto 97 da parte della Regione Campania: discussioni che coinvolgevano in particolare la persona di Michele Di Iorio, nella veste di ormai ex Presidente di Federfarma Campania. Alcune Federfarma provinciali avanzarono infatti una mozione di sfiducia nei suoi confronti, sottolineando il loro dissenso proprio in merito “al metodo” che aveva portato all’emanazione del Decreto 97. Per questo fu convocata un’assemblea all’inizio di gennaio, al termine della quale l’incarico di dirigere il sindacato regionale fu affidato al vice-presidente Mario Flovilla. Ne è scaturito un tira e molla con Di Iorio, condito da accuse e smentite. Quest’ultimo, nel merito, ha tuttavia sempre difeso i termini dell’intesa sulla Dpc, ammettendo unicamente la scarsa opportunità del mezzo utilizzato, il decreto. «Continuo a considerare buoni gli accordi contenuti in quell’atto – aveva dichiarato il dirigente a FarmaciaVirtuale.it -. La categoria ci ha guadagnato, sia in termini economici che di riconoscimento professionale. Basti pensare al fatto che sono stati inseriti anche i farmaci “ex Osp2”, il che comporterà per le farmacie un incremento del lavoro del 50%. Tralaltro, le condizioni ottenute per le farmacie rurali sono particolarmente vantaggiose».
Ma a fronte della suddetta nuova remunerazione “al ribasso” della DPC prevista dal Decreto 97, Federfarma Caserta, nell’ambito dell’Accordo con la ASL, è riuscita ad ottenere un’ulteriore riduzione degli oneri di distribuzione da parte dei grossisti, portandoli a 1,20 euro a pezzo a partire dal 1 marzo: ciò è stato possibile poiché Federfarma ha siglato anche una nuova intesa con i distributori intermedi ed ha confermato la scelta del 2013 di puntare sulla piattaforma distributiva “a raggiera” che garantisce capillarità, ma ad un costo più basso, coinvolgendo i principali grossisti presenti sul territorio (Alleanza, Comifar, Farvima, Guacci e Sofarmamorra).
Gli oneri per la piattaforma informatica WEB-DPC, invece, saranno a carico della ASL, così come previsto dal Decreto 97.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.