distribuzione diretta farmaciContinua a fare discutere la trasmissione Le Iene del 12 aprile, all’interno della quale è stato mandato in onda un servizio nel quale si afferma che la distribuzione diretta dei farmaci potrebbe far risparmiare, se generalizzata, «un miliardo di euro alle casse dello Stato». Dopo le numerose risposte da parte dei rappresentanti della categoria, FarmaciaVirtuale.it ha raccolto anche l’opinione di Alfredo Basili, dirigente di Farma Service, azienda specializzata in servizi per le farmacie. «Mi permetto di dare un giudizio sereno – ha spiegato -, confortato da una esperienza pluriennale maturata a livello professionale, in particolare in materia di elaborazione dei dati di ricette mutualistiche. Si è trattato di un lavoro lungo più di 40 anni: un termometro per valutare l’entrata in scena della DPC». Agli autori del servizio Basili pone una serie di domande: «Pensate veramente che un ospedale o una Asl abbiano lo stresso interesse economico di rifornimento e di somministrazione, in relazione anche alle ore di apertura di un farmacista privato? Pensate veramente che la cura migliore sia l’accentramento verso strutture statali con la loro complessità e anche dei loro scandali di cui si sente spesso parlare e che anche voi avete trattato? Da ultimo, ma non per questo meno importante: la questione economica ed occupazionale. Sapete quante farmacie sono fallite ultimamente, e quante ne falliranno ancora se si adottasse la vostra idea?». E ancora: «In Italia ci sono più di 18.000 farmacie, dislocate anche nei posti più remoti e diversificati della nostra Italia. Pensate che le Asl o gli ospedali possano essere a portata di mano come le farmacie?». Anche i lettori del nostro giornale hanno replicato alla trasmissione di Italia 1. C’è chi ricorda che «non è la prima volta che Le Iene prendono cantonate». Un altro commento sottolinea come «un pensionato del comune di Monteverde (provincia di Avellino) per avere farmaci di fascia A direttamente dalla Asl debba raggiungere quella di competenza, distante ben 92,8 Km. L’interessato, se provvisto di autovettura, dovrà sobbarcarsi un viaggio di 1 ora e 27 minuti per la sola andata, con un costo di sola autostrada di 15,34 euro (sempre sola andata), senza contare il carburante». Un farmacista inoltre osserva: «Se penso alla remunerazione della DPC, non ci pago nemmeno le bollette: figuriamoci un dipendente!».

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