Il ruolo dei farmacisti nella cura dei diabetici in aree rurali

Qual è l’apporto che può essere fornito dai farmacisti nella cura dei pazienti affetti da diabete che vivono in aree rurali? A rispondere alla domanda è lo studio “Assessing the Effect of Pharmacist Care on Diabetes-Related Outcomes in a Rural Outpatient Clinic.” pubblicato sulla rivista “Annals of Pharmacotherapy”, nel quale si sottolinea come le terapie per questo tipo di patologie nelle aree extraurbane siano «rese più complicate da una serie di fattori, come ad esempio la mancanza di una letteratura sufficientemente ampia in materia, l’esistenza di alcune barriere culturali, nonché in alcuni casi la scarsità di personale presente in loco e capace di fornire il supporto necessario». L’analisi è stata curata da un gruppo di ricercatori dello University College of Pharmacy e dell’università della Florida, che hanno spiegato nell’abstract: «Integrare la “pharmacist care” in questi casi può contribuire ad incrementare l’accesso alle cure e può al contempo garantire un miglioramento dei risultati delle terapie». Per dimostrarlo, è stato effettuato un monitoraggio su un gruppo di pazienti affetti da diabete di tipo 2, che sono stati presi in carico da farmacisti: l’andamento della patologia in queste persone è stato quindi paragonato a quello registrato in un gruppo di controllo che non ha beneficiato di tale supporto. Per entrambi, sono stati analizzati una serie di valori, compresi quelli del sangue o la pressione arteriosa. I dati sono stati quindi paragonati tra di loro, tenendo conto di alcuni parametri come l’età o il genere dei pazienti. «I risultati indicano che i pazienti che sono stati seguiti dai 21 farmacisti che hanno partecipato alla sperimentazione hanno registrato un miglioramento dei valori rispetto al gruppo di controllo».