federfarma caserta«Mai fatto un uso elettorale dell’associazione di categoria, si tratta di un’accusa che mi rattrista». È con queste parole che Umberto D’Alia, presidente di Federfarma Caserta, ha risposto ai dubbi sollevati da Vincenzo De Lucia in merito al presunto utilizzo delle organizzazioni di riferimento dei farmacisti in chiave elettorale, in vista del rinnovo delle cariche del sindacato provinciale.

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È vero che in qualche modo è stata “spinta” la lista uscente?
A me non risulta. Sinceramente trovo imbarazzante il fatto che il collega usi queste parole. Se avesse voluto contrastarci avrebbe potuto creare una sua lista e partecipare alle elezioni.

De Lucia ci ha parlato di telefonate ai colleghi.
Certo che noi del consiglio abbiamo chiamato i nostri colleghi, facendolo singolarmente e dalle nostre farmacie, con i nostri telefoni cellulari privati. In questi colloqui abbiamo invitato a votare e chiaramente a votare per noi. Io ho semplicemente fatto campagna per i miei consiglieri, mi sembra una cosa normalissima, che è sempre stata fatta.

Quindi il problema in sostanza non c’è?
Guardi, la categoria di problemi ne ha tanti, e per questo dovrebbe essere unita, per il bene dei farmacisti. Ci vuole collaborazione tra di noi. Quando subentrai alla vecchia presidenza, tra anni fa, neppure fui accolto per fare il punto della situazione, sul lavoro svolto, sulle cose da fare. Se chi c’era prima avesse voluto partecipare all’avvio del mio lavoro per me sarebbe stato un piacere.

Non sono state neppure inviate delle e-mail per invitare a votare alcuni candidati?
Se si riferisce a Federfarma, questo assolutamente non è mai stato fatto. È stata inviata unicamente una singola mail nella quale si informa che ci sono le votazioni il 9 e 10 aprile e si menziona la lista uscente, ma quella uscente non è quella che si va ad eleggere, perché quattro persone non ci sono più. Forse il collega si riferisce ad altre organizzazioni, ma su questo non so che dirle: io rispondo della mia.

Qual è il bilancio del suo triennio alla guida di Federfarma Caserta?
Si sono fatte tante cose, abbiamo cercato di mantenere ottimi rapporti con la Asl. Abbiamo riformato la Dpc con un abbassamento della quota che paghiamo ai distributori, che oggi credo che sia tra le più basse in Italia. Si tratta di ottimi risultati. Inoltre, abbiamo sempre cercato di tutelare gli iscritti quando ce n’è stata necessità.

E per il prossimo mandato cosa si ripropone?
Di tutelare il territorio, da una parte, e di essere pronti all’arrivo della farmacia dei servizi che sta nascendo, dall’altra. Ciò cercando ad esempio di proporre ulteriori corsi di formazione, rispetto a quelli che già abbiamo organizzato nel triennio passato. Nel prossimo futuro, poi, una sfida importante sarà quella che ci vedrà impegnati nel contrastare le società di capitali. Nel mercato potrebbero entrare dei colossi con risorse tali da mettere in serio pericolo le piccole farmacie. In particolare quelle rurali. E il sono convinto che il cuore del sistema-farmacia sia rappresentato proprio dalle rurali: salvaguardare loro significa aiutare anche le urbane.

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