Concorso straordinario, durata graduatorie e farmacie rurali: le richieste delle Regioni

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari, Luigi D’Ambrosio Lettieri, ha fatto sapere in una nota che «le Regioni hanno affrontato la tematica del concorso straordinario ed hanno convenuto sull’opportunità di due modifiche alla normativa relativa, varata con il “Cresci Italia” del governo Monti (decreto legge n. 1 del 2012 e successive modificazioni)». In particolare, D’Ambrosio Lettieri spiega che «con la prima modifica viene proposto l’allungamento da due a sei anni della validità della graduatoria del concorso straordinario, in quanto, secondo le Regioni, l’attuale durata (così breve) rischia di vanificare “l’esito del concorso in considerazione dei ricorsi presentati nei diversi gradi di giudizio che non consentono di procedere con l’interpello dei candidati utilmente collocati”; la conseguenza, sostenuta dalle Regioni nella relazione, potrebbe essere quella “di assegnare, nella migliore delle ipotesi, solo un numero esiguo di sedi”. La seconda modifica riguarda il punteggio da attribuire alle farmacie rurali, per le quali si chiede una norma di interpretazione autentica che confermi in modo incontrovertibile, un’unica lettura della legge». Il tutto, prosegue il senatore nella nota, è dettato dalla volontà di «chiarire il fatto che l’incremento percentuale a favore dei farmacisti rurali non può determinare, in nessun caso, un superamento del tetto che la normativa vigente prevede per la valutazione dei titoli di servizio (35 punti). Principio questo applicato da tutte le Regioni. La relazione di queste ultime spiega però che “un isolato precedente giurisprudenziale (sentenza del Consiglio di Stato, Sez. III, n. 5667, del 14 dicembre 2015) ha rimesso in discussione detto principio, interferendo pesantemente sull’espletamento delle procedure in corso relative al concorso straordinario. Si rende opportuno, pertanto, adottare una norma di legge che confermi, in modo esplicito e incontrovertibile, un’unica lettura ermeneutica compatibile con la finalità perseguita dalla disciplina vigente e con il suo dettato testuale”».