Augmentin contraffattiL’ufficio Prevenzione delle malattie trasmissibili e profilassi internazionale del ministero della Salute ha rilanciato due allerta diramate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il 31 gennaio e il 2 marzo 2018, riguardanti rispettivamente la Repubblica Democratica del Congo e il Camerun. Nella prima delle due nazioni africane, sono state rinvenute infatti due versioni dell’antibiotico Cefizime contraffatte: «Il medicinale – ricorda il ministero – è usato per trattare una gamma di infezioni batteriche ed è nell’elenco delle medicine essenziali dell’OMS. I prodotti farmaceutici identificati sono stati testati in laboratorio e non è stata ritrovata alcuna traccia dell’antibiotico o la presenza in percentuali inferiori rispetto a quanto indicato sulla confezione. Il produttore dei farmaci non è stato ancora identificato». Per entrambi i medicinali è stato specificato che «i produttori ufficiali hanno confermato di non aver fabbricato alcuno dei prodotti sotto indagine». È stato inoltre sottolineato che «l’etichetta mostra errori di ortografia» e che «finora non sono state segnalate all’OMS reazioni avverse». La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha inoltre chiesto di «aumentare le attività di vigilanza nei Paesi in cui potrebbero circolare i prodotti falsificati: in particolare in ospedali, cliniche, centri sanitari, distributori, farmacie e tutti gli altri fornitori di prodotti medicali». E ha specificato che «i due farmaci falsificati si presentano in contenitori di plastica da 100 cp». Per quanto riguarda il Camerun, invece, l’allerta riguarda la circolazione di una versione contraffatta di Augmentin (Amoxicillina + Acido Clavulanico): «L’OMS è stata informata da una ONG che questo prodotto era disponibile presso un mercato di strada a Douala, in Camerun. Sono stati inviati campioni per i test di laboratorio per testarne la qualità e i risultati sono stati condivisi con l’OMS». Anche in questo caso il produttore ufficiale ha confermato di non aver fabbricato le specialità sotto indagine, l’etichetta mostra errori di ortografia e l’analisi di laboratorio non ha identificato nessuno degli ingredienti attivi previsti. «In questo caso – conclude la segnalazione – il farmaco falsificato si presenta in una confezione di carta, contenente due blister da 7 cp».

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