Budget di lungo termine dell’Ue, plauso del PGEU alle indicazioni dell’Europarlamento

Il Conucil of Europea Dentists (CED), lo Standing Committee of European Doctors (CPME) e il Pharmaceutical Group of the European Union (PGEU) hanno espresso in un comunicato congiunto, diffuso il 14 marzo 2018, il loro apprezzamento per la decisione del Parlamento europeo di votare a favore del rapporto sul budget di lungo termine dell’Ue – il Multiannual Finanalcial Framework (MFF) – presentato dalla commissione Bilancio.
«Oggi – spiegano le associazioni di categoria – l’Europarlamento ha riconosciuto che, anche in caso di ristrettezze di bilancio, non è possibile garantire la crescita economica senza che vengano effettuati investimenti nel settore della salute». Inoltre, «i deputati hanno chiesto che il prossimo MFF rifletta la responsabilità in capo all’Unione europea per quanto riguarda l’implementazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in materia di salute pubblica, di sistemi sanitarie e di problemi sanitari legati all’ambiente. Il prossimo budget, inoltre, dovrà garantire un supporto agli Stati membri nell’ambito delle politiche atte ad eliminare le crescenti diseguaglianze in materia di sanità». «Un primo passo è stato compiuto dal Parlamento europeo, che riconosce come la salute rappresenti una priorità nell’agenda dell’Ue – ha spiegato Jesus Aguilar Santamaria, presidente del PGEU -. Chiediamo ora alla Commissione di Bruxelles di prendere atto del punto di vista chiaro espresso dal Parlamento in materia». «Sebbene sia comprensibile che uno degli obiettivi dell’Unione sia di rafforzare il mercato interno, sottolineiamo che gli investimenti nella salute e nella forza lavoro del settore rappresentano una precondizione per una crescita economica sostenibile e inclusiva», ha aggiunto Marco Landi, presidente del CED. Mentre Jacques de Haller, presidente del CPME, ha ricordato che «sfide come quelle dell’antimocrobico-resistenza e della titubanza in materia di vaccini, ma anche i temi legati all’obesità, alla salute dentale o alla mancanza di un numero adeguato di professionisti indicano la necessità di mantenere e rafforzare la cooperazione europea al fine di proteggere la salute della popolazione».