bollini cancellabiliUn sequestro di medicinali è stato effettuato in una farmacia di Vietri sul Mare, secondo quanto riportato dal quotidiano online Cronache della Campania, dai carabinieri dal Nas di Salerno, che hanno eseguito un’ispezione ordinata dalla Procura Al termine dell’operazione sono state sequestrate 232 confezioni di farmaci, affidate in custodia giudiziale allo stesso farmacista. «Quest’ultimo – specifica il giornale locale – non risulta indagato e l’inchiesta non riguarda responsabilità penali del titolare della farmacia vietrese. L’indagine potrebbe avere più ampi risvolti e riguarda la filiera del confezionamento dei farmaci e in particolare la stampa dei bollini identificativi prodotti dalla Zecca dello Stato ed equiparati alla “carta valori”. A far scattare l’ispezione che ha portato al sequestro di oggi, una denuncia presentata nei mesi scorsi dall’avvocato Antonio Sarno per conto di un cliente della farmacia che dopo aver acquistato farmaci di uso comune, alcuni dei quali prescrivibili, si è accorto che le confezioni presentavano delle irregolarità rispetto ad analoghi farmaci che aveva già acquistato. Il cliente si è accorto che il numero progressivo e identificativo del lotto del farmaco e della produzione era parzialmente cancellato e che il caduceo, cioè la parte adesiva che viene apposta sulla prescrizione medica, era completamente diverso da altri delle stesse medicine in suo possesso».
La questione dei bollini era stata oggetto di discussioni nelle scorse settimane. FarmaciaVirtuale.it aveva in particolare pubblicato una nota dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, nel quale lo stesso rispondeva a delle critiche avanzate da un’azienda privata, secondo la quale la metodologia utilizzata «non risponde ai criteri di tracciabilità integrale di sicurezza stabiliti da una legge dello Stato come è l’articolo 40 della Legge 39/02». Un’affermazione alla quale il Poligrafico aveva replicato spiegando che «il frontale filigranato rappresenta il vero “valore” che assicura la rintracciabilità al 100%. Infatti, almeno per i medicinali dispensati dal Ssn, la singola confezione è comunque sempre rintracciabile attraverso il nome del cittadino e del medico, che permette di risalire alla ricetta dove è apposto il frontale. Si precisa inoltre che, allo stato attuale della tecnologia, l’eventuale cancellazione può avvenire solo con fraudolente e drastiche aggressioni che vanno affrontate come tutte le contraffazioni/manomissioni che hanno per oggetto i valori».
L’articolo pubblicato da Cronache della Campania sottolinea come sia «facile immaginare che gli accertamenti disposti dalla Procura di Salerno possano avere ramificazioni più ampie, fino a seguire tutta la catena di confezionamento dei farmaci distribuiti dal Ssn». «Sui bollini difettosi dei farmaci la cronaca delle inchieste di queste ore conferma che il problema esiste, va affrontato e risolto – ha commentato il deputato di Forza Italia, Paolo Russo -. È giunto il momento che il governo si faccia carico di un’emergenza che non é solo burocratica ed amministrativa, ma che riguarda da vicino i consumatori ed in particolare gli ammalati. In queste condizioni la tracciabilità dei farmaci non può essere garantita e rappresenta un vulnus del quale costantemente approfittano criminali e truffatori a discapito di cittadini, aziende e farmacisti».

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