bollettini postali in farmaciaLa proposta di far pagare i bollettini postali in farmacia ha suscitato un vespaio di polemiche nei giorni scorsi. Numerosi esponenti della categoria hanno sottolineato la loro netta contrarietà. FarmaciaVirtuale.it ha voluto ascoltare gli iscritti classificati come “farmacisti titolari di farmacia”, chiedendo loro attraverso un sondaggio di esprimere la propria opinione in merito.
A partecipare all’indagine sono state 358 colleghi, con un risultato nettamente a favore del “no”. Contrario, infatti, si è dichiarato il 72,1% di coloro che hanno risposto, contro un 27,9% di favorevoli. FarmaciaVirtuale.it ha consentito anche, in modo facoltativo, di esprimere le ragioni delle scelte. Tra chi ha votato “no” al sondaggio, c’è chi ricorda che quello dei bollettini «non è un servizio inerente alla nostra professione. Accettandolo, declasseremmo il nostro lavoro». Un altro utente spiega che tale eventualità «rovinerebbe l’immagine già deteriorata della farmacia, ormai troppo commerciale». Ancora, c’è chi sostiene che «si tratterebbe di un ulteriore svilimento della nostra professione, cercando di sopperire alle carenza di altre categorie. Meglio lanciare uno slogan che seppellirà tutti gli altri, “la farmacia dei farmaci”!». Sulla stessa lunghezza d’onda un lettore che spiega: «Trovo assurda l’evoluzione di un mercato in cui le poste vogliono consegnare i farmaci e le farmacie fanno il lavoro delle poste… Senza considerare il carico di lavoro in più (non professionalmente qualificante) per i farmacisti al banco. Con l’idea di far entrare persone in farmacia in qualunque modo (ritiro e prenotazioni analisi, bollettini e bollette, ecc.) non avremo più il tempo e la voglia di fare i farmacisti». «Siamo già oberati di burocrazia – aggiunge un altro professionista – e di lavori non remunerati. Il farmacista lavora gratuitamente per molte ore al giorno. Se vogliamo accettare la proposta, occorre avere dallo Stato dei dipendenti remunerati dalla Pubblica amministrazione, che utilizzino le farmacie per erogare servizi al cittadino».
Poche le spiegazioni di chi invece si è schierato in modo favorevole. È il caso di un farmacista che pensa possa trattarsi di «un modo per far entrare clienti in farmacia». Un altro sottolinea invece che «le farmacie nei piccoli centri sono le uniche realtà aperte almeno otto ore al giorno».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.