alibaba come amazonDopo Amazon, anche l’altra grande big del commercio elettronico, Alibaba, annuncia di voler proseguire nel proprio piano di espansione attraverso la creazione di una rete di punti vendita fisici. Come confermato dal quotidiano economico cinese Caixin, la più grande piattaforma di vendita online della nazione asiatica costruirà un proprio mega-centro commerciale. Sarà situato ad Hangzhou, si chiamerà “More Mall”, sarà alto cinque piani e coprirà una superficie di 40.000 metri quadrati.
L’apertura è prevista per il 2018. Ma al di là della notizia in sé, ciò che è interessante è la dinamica che pare vogliano avviare i due colossi del marketplace. Quella che sembra portare il “virtuale” a diventare (o forse è meglio dire a tornare) “reale”. Come osserva un articolo apparso sul quotidiano La Repubblica, «anche Amazon in fondo ha aperto la sua prima “vera” libreria nel cuore di New York, a Columbus Circle». Ma va detto che quella immaginata da Alibaba è un’integrazione tra digitale e analogico molto più sinergica: per comprenderla occorre focalizzare l’attenzione sulla catena di supermercati chiamata Hema. Ad oggi esistono una dozzina di punti vendita con tale marchio e uno, probabilmente il più grande, aprirà probabilmente all’interno del “More Mall”. «Proprio a Hema – prosegue La Repubblica – bisogna guardare per capire che cosa ha in mente la dirigenza di Alibaba». Ogni prodotto in vendita è infatti digitalizzato e non con un semplice codice a barre: «Qui è lo stesso cliente che con la app di Hema “legge” le informazioni del prodotto e se lo porta direttamente a casa pagando sempre via app – e naturalmente grazie a Alipay, che a differenza di ApplePay non è solo un’applicazione collegata alla tua carta di credito ma “è” la tua carta di credito, collegata cioè ai servizi bancari di Alibaba che l’anno scorso hanno gestito la bellezza di 1 miliardo e 700 milioni di dollari in pagamenti». Una grande comodità che però ha un prezzo: «Non è solo il cliente che con la sua brava app legge il prodotto: è anche il prodotto che “legge” il cliente. La app di Hema conserva infatti tutti i dati degli acquirenti: fino a costruire un database di gusti e consumi che poi Alibaba utilizza per raccomandare ancora altri prodotti». D’altra parte l’iniziativa non può che essere valutata “in grande” se si tiene conto del fatto che Alibaba ha investito la bellezza di quasi 7 miliardi di euro nella nuova rete retail fisica negli ultimi due anni.
Secondo Pasquale Marzano, farmacista imprenditore e responsabile del sito www.farmacia.it, «è una tendenza che va avanti ormai da un paio d’anni, cominciando da Amazon che ha aperto dei punti vendita che fungono anche da luoghi di consegna. Ma anche altri colossi si sono mossi in questo senso e alcuni si sono organizzati tramite armadietti elettronici per il ritiro delle merci tramite password. Però voglio sottolineare il fatto che le farmacie hanno a disposizione un vantaggio: sono una rete, e se si presentano in modo organizzato a mio avviso non hanno nulla da temere rispetto a queste dinamiche. I farmacisti fanno un altro mestiere ed è su quello che possono puntare».

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