doc genericiL’Autorità Garante per il Mercato e la Concorrenza si è pronunciata in merito ad una comunicazione della Debussy Investimenti S.r.l., società-veicolo di nuova costituzione facente parte del gruppo CVC, di cui è a capo a sua volta la CVC Capital Partners SICAV-FIS S.A. «Il gruppo CVC – spiega l’autorità – è attivo nel settore della consulenza finanziaria e industriale, svolgendo attività di gestione degli investimenti per conto di fondi, i quali detengono partecipazioni in imprese attive in vari settori economici, principalmente in Europa, Stati Uniti e Asia-Pacifico». L’azienda ha comunicato un’operazione di acquisizione della Doc Generici S.r.l., «società a responsabilità limitata di diritto italiano, attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti chimici e farmaceutici, in particolare farmaci cosiddetti generici. DOC commercializza i propri prodotti per il 65% circa a grossisti e per il restante 35% circa direttamente alle farmacie, ed è attualmente controllata da un gruppo di fondi di investimento». L’operazione «consiste nell’acquisizione del controllo esclusivo da parte di CVC del 100% del capitale sociale di DOC a mezzo di un contratto di compravendita stipulato con gli attuali detentori della medesima percentuale». Secondo l’Autorità, la transazione, «in quanto comporta l’acquisizione del controllo esclusivo di un’impresa, costituisce una concentrazione e rientra nell’ambito di applicazione della legge n. 287/90. È soggetta inoltre all’obbligo di comunicazione preventiva disposto dall’articolo 16, commi 1 e 2, della medesima legge, in quanto il fatturato totale realizzato nell’ultimo esercizio a livello nazionale dall’insieme delle imprese interessate è stato superiore a 495 milioni di euro e quello dell’impresa acquisita è stato superiore a 50 milioni di euro». Il Garante ha spiegato che «in considerazione dell’attività svolta dalla società oggetto di acquisizione, l’operazione in esame interessa la produzione e commercializzazione di farmaci, nonché la loro distribuzione». Tenuto conto delle caratteristiche del settore, della dimensione geografica del mercato, nonché effettuate altre valutazioni, l’autorità ha spiegato che «tenendo conto del fatto che nessuna delle società partecipate dal Gruppo CVC è attiva nel settore farmaceutico, l’operazione in esame comporta la mera sostituzione di un operatore con un altro e non determina sovrapposizioni orizzontali o connessioni verticali di attività. Pertanto, l’operazione in esame non appare idonea a modificare in maniera sostanziale le condizioni concorrenziali nei mercati rilevanti». Essa, perciò, «non determina la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati».

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