Sostanze illecite per diete dimagrantiLa questione dei pazienti ai quali vengono prescritte diete illegali è stata al centro di un servizio della trasmissione Piazza Pulita. Un’inviata del programma di La7 si è presentata presso un medico dicendo di voler perdere peso. Il professionista ha risposto che normalmente occorre seguire una dieta da mille calorie al giorno. Accompagnata però da un «aiuto» per ridurre la fame «e soprattutto badare al morale e all’ansia». Nel video il medico spiega alla paziente: «La farmacia le darà due preparati galenici. Nella capsula A c’è un ansiolitico, l’oxazepam. Poi ho messo la garcinia cambogia che metabolizza i grassi. Il ginkgo biloba che tiene sveglia la memoria, l’eleuterococco che sveglia la mente e il fisico, e la frangola che aiuta un po’ ad andare al bagno. Nella capsula B c’è invece la pseudoefedrina, che la scema della ministra non può proibire perché sta in mille farmaci da banco, ma ne ha limitato i dosaggi». A quel punto l’attrice chiede di cosa si tratti e il medico risponde: «Toglie un po’ la fame». La trasmissione ricorda quindi che si tratta di una sostanza anoressizzante appartenente alla famiglia chimica delle anfetamine. Nella terapia consigliata vengono quindi aggiunte altre due sostanze: il topiramato «che in America è autorizzato», e poi la fluoxetina, «che è il prozac. Tira su il morale e toglie la fame». Al dottore viene quindi richiesto quali siano gli effetti collaterali. La risposta è: «Il mio cellulare è sempre acceso». Viene poi domandato se ci siano problemi in caso di diabete, tiroide, pressione, cuore e il medico risponde rassicurando totalmente: «Il mio paziente deve stare tranquillo, sereno e con poca fame. Ci vediamo tra 40 giorni con 6 chilogrammi di meno». L’inviata si reca quindi in una farmacia e chiede consiglio. Una farmacista le risponde secca in riferimento al preparato a base di pseudoefedrina: «Non si può fare». Un altro commenta osservando la prescrizione: «Ma questa si dà per diete importanti, non per perdere qualche chilogrammo!». I due professionisti aggiungono poi che ci sono «tabelle e circolari interne che spiegano che questo preparato non si può allestire». Anche sul topiramato l’inviata viene messa in guardia: «È vietato». E ancora: «Questa roba fa dimagrire ma c’è gente che è morta». Successivamente, però, la donna si reca nella farmacia che era stata indicata dal medico: qui gli stessi preparati galenici vengono consegnati senza problemi, al costo di 150 euro.
Piazza Pulita ricorda poi che un decreto ministeriale vieta determinate sostanze. Nonostante ciò, anche un altro medico viene interpellato e propone la terapia, spiegando anche in che modo sia possibile aggirare la normativa. Quindi l’inviata segue la dieta e ne verifica i risultati: dopo alcuni giorni il peso in effetti diminuisce, ma cominciano anche a manifestarsi gli effetti collaterali. Per questo viene contattato il medico prescrittore, che però minimizza, parlando di «sintomi che non c’entrano con la terapia». Ciò nonostante l’inviata si fa controllare pressione e battito: quest’ultimo viene riscontrato a 100 al minuto.

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